Lo stop di TikTok negli USA è stato posticipato al 27 settembre
Dopo settimane di incertezza, finalmente la sopravvivenza di TikTok negli Stati Uniti sembra assicurata. L'ultimo segnale arriva da un comunicato del dipartimento del commercio statunitense, che nella giornata di ieri ha posticipato i termini del blocco preliminare della piattaforma che inizialmente erano stati fissati proprio a domenica 20 settembre. La nuova data è quella di domenica prossima, il 27 settembre; per quel giorno però lo sviluppatore ByteDance dovrebbe aver finalizzato un accordo con Walmart, finalmente approvato dalle autorità statunitensi e dallo stesso presidente Trump, per mettere la piattaforma di condivisione video definitivamente al sicuro.
Stando all'ordine esecutivo firmato all'inizio di agosto da Trump, al termine di questo weekend l'app di TikTok sarebbe dovuta sparire dagli smartphone degli utenti statunitensi; lo sviluppatore ByteDance non era infatti riuscito a far approvare un accordo che mettesse i dati degli utenti statunitensi sotto il controllo del loro Paese. Una intesa con il colosso dell'informatica Walmart era in realtà già stata sottoposta alle autorità locali nelle scorse settimane, ed è stata approvata all'ultimo secondo: a cavallo tra sabato e domenica, Trump se ne è detto soddisfatto e il Comitato sugli investimenti esteri negli Stati Uniti d'America — il soggetto incaricato di garantire l'aderenza dell'accordo agli interessi di sicurezza nazionale USA — ha dato il suo via libera all'operazione.
La data del blocco previsto per TikTok è stata dunque posticipata per permettere alla piattaforma di non subire malfunzionamenti nel periodo di transizione che la porterà sotto il controllo del nuovo proprietario che non sarà più la sola ByteDance, ma TikTok Global — un gruppo partecipato anche da Oracle e dalla catena di negozi Walmart. Dal punto di vista societario, TikTok Global sarà un'azienda nuova, con sede negli Stati Uniti; sarà controllata in larga maggioranza da ByteDance, ma Oracle e Walmart potranno finanziarla con una partecipazione che potrà arrivare fino al 20 percento del totale. Gli algoritmi di TikTok diventeranno di proprietà di TikTok Global, mentre i dati degli utenti statunitensi saranno invece stoccati su server Oracle di seconda generazione — che secondo l'azienda dovrebbero consentire un livello di sicurezza adeguato contro il tentativo di intrusioni indebite da parte di agenti esterni.
