Lo studente di 17 anni che ha smascherato Apple (e ha obbligato l’azienda a scusarsi)
Ha 17 anni e vive nel Tennessee. In queste ore è passato agli onori della cronaca per aver scoperto cosa si nasconde dietro il rallentamento degli iPhone e come la batteria sia coinvolta in questo ambiguo processo. Tyler Barney, studente di una scuola superiore, ha detto di aver scoperto che la riduzione delle prestazioni dell'iPhone, che con il tempo si rallentano sempre di più, ha a che fare con le batterie agli ioni di litio installate all'interno dei telefoni. Lui, in tasca, aveva un iPhone 6S. E nel normale utilizzo di tutti i giorni si era accorto che, scrivendo, passavano diversi secondi tra le sequenze di tasti.
Il suo iPhone, nonostante non avesse più di due anni, era diventato già incredibilmente lento. Quasi inutilizzabile. A differenza dello smartphone di suo fratello, un iPhone 6, quindi un modello più vecchio (ma comprato un anno dopo), che era di gran lunga più veloce del suo. A quel punto, Tyler, ha voluto capirne di più. E ha fatto un tentativo. Ha sostituito la batteria dell'iPhone. Il suo cellulare, a quel punto, si è velocizzato all'istante. La conseguenza, a quel punto, pareva ovvia: "Apple rallenta intenzionalmente gli iPhone per prolungare la loro vita e impedire loro di spegnersi quando le batterie invecchiano e diventano meno efficaci". E la scoperta del diciassettenne non è passata inosservata, ma ha dato il via a una serie di azioni legali da parte di clienti da tutto il mondo che riscontravano, con i loro melafonini, gli stessi rallentamenti rilevati dal giovane studente.
La risposta di Apple non si è fatta attendere. Giovedì il colosso di Cupertino ha emanato un comunicato in cui diceva: "Sappiamo che alcuni di voi si sentono delusi da Apple". Subito dopo ha annunciato di aver drasticamente ridotto il prezzo di una batteria sostitutiva e di aver in serbo un indicatore che mostri agli utenti direttamente dallo smartphone il livello di usura della batteria. E Apple ha voluto chiarire anche alcuni aspetti. "In primo luogo, non abbiamo mai fatto nulla per ridurre intenzionalmente la vita di qualsiasi prodotto Apple e non faremo mai nulla per peggiorare l'esperienza degli utenti. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare buoni prodotti e fare in modo che la durata di un iPhone renda tutto ancora più apprezzabile". Intanto, dopo la scoperta del diciassettenne sono arrivate due piccole conquiste. Lo sconto sulla sostituzione della batteria e la promessa di un aggiornamento imminente (già a inizio 2018), che permetterà di monitorare lo stato della batteria. E per Tyler Barney, lo studente del Tennessee che ha scatenato la bufera degli iPhone, non poteva andare a finire meglio.