Londra vuole limitare il tempo che i giovani impiegano sui social media
Da Londra arriva la proposta, da parte di Matt Hancock, ministro per il Digitale, Cultura, Media e Sport del governo britannico, di voler limitare il tempo che gli adolescenti trascorrono sui social media. La proposta è stata avanzata proprio in un'intervista sulle pagine del Times dallo stesso Hancock, un ministro non contrario al digitale e ai social. L'idea che propone il ministro sarebbe quella di imporre un limite di qualche ora alle navigazioni online, nel tentativo di gestire il "selvaggio west" di internet. Un'idea che, a quanto sembra, trova d'accordo i genitori degli adolescenti britannici, desiderosi di limitare il tempo che i propri figli trascorrono su Snapchat, Instagram o Facebook.
"Siamo molto preoccupati per la quantità di tempo che i giovani passano davanti a uno schermo, soprattutto per l’impatto negativo che avrà sulle loro vite" spiega Hancock nella sua intervista al Times durante la quale ha proposto di limitare il tempo che i giovani trascorrono sui social media. Una proposta motivata anche da alcuni recenti dati che dicono che i giovanissimi, quelli di età compresa tra i 10 e i 12 anni, sono già molto attivi sui social media. "È giusto pensare a cosa possiamo fare in questo ambito", afferma ancora Hancock.
Non si conoscono i dettagli della proposta, ma è certo che il governo britannico prenderà presto delle misure. L'implementazione poi di un eventuale "timer" non sarà di facile applicazione, in quanto se fosse legato all'età di giovani utenti, e impostato sulla maggiore età, a controllare l'accesso sarebbero quindi i genitori che, di volta in volta, faranno accedere i propri figli inserendo un codice che solo loro potranno ricevere. "Bisogna che i siti social conoscano l’età degli utenti ed è necessario studiare il modo di imporre un limite di tempo" ha dichiarato Matt Hancock. Un'alternativa ad un eventuale "parental control" sull'accesso, ci sarebbe l'idea di limitare l'accesso a tipologie diverse dei contenuti, una sorta di "vietato ai minori di…", la dicitura che viene imposta alla visione di film o programmi tv non adatti ai minori.
Matt Hancock osserva il problema da genitore: "Lo smartphone è stato inventato nel 2007" afferma nell'intervista, "noi siamo la prima generazione di genitori che deve affrontare questo fenomeno". Il suo intento è quindi quello di "mettere fine al far west" e di far emergere l'idea che il digitale e i social media, la tecnologia in generale, offrono delle grandi opportunità. Staremo a vedere quale strada prenderà il governo britannico e se questa scelta sarà poi seguita anche da altri governi.