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Londra vuole limitare il tempo che i giovani impiegano sui social media

Da Londra arriva la proposta, da parte di Matt Hancock, ministro per il Digitale, Cultura, Media e Sport del governo britannico, di voler limitare il tempo che gli adolescenti trascorrono social media. Al momento l’idea sarebbe quella di introdurre un timer per monitorare il tempo trascorso su Snapchat, Instagram o Facebook.
A cura di Francesco Russo
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matt hancock adolescenti social media

Da Londra arriva la proposta, da parte di Matt Hancock, ministro per il Digitale, Cultura, Media e Sport del governo britannico, di voler limitare il tempo che gli adolescenti trascorrono sui social media. La proposta è stata avanzata proprio in un'intervista sulle pagine del Times dallo stesso Hancock, un ministro non contrario al digitale e ai social. L'idea che propone il ministro sarebbe quella di imporre un limite di qualche ora alle navigazioni online, nel tentativo di gestire il "selvaggio west" di internet. Un'idea che, a quanto sembra, trova d'accordo i genitori degli adolescenti britannici, desiderosi di limitare il tempo che i propri figli trascorrono su Snapchat, Instagram o Facebook.

"Siamo molto preoccupati per la quantità di tempo che i giovani passano davanti a uno schermo, soprattutto per l’impatto negativo che avrà sulle loro vite" spiega Hancock nella sua intervista al Times durante la quale ha proposto di limitare il tempo che i giovani trascorrono sui social media. Una proposta motivata anche da alcuni recenti dati che dicono che i giovanissimi, quelli di età compresa tra i 10 e i 12 anni, sono già molto attivi sui social media. "È giusto pensare a cosa possiamo fare in questo ambito", afferma ancora Hancock.

Non si conoscono i dettagli della proposta, ma è certo che il governo britannico prenderà presto delle misure. L'implementazione poi di un eventuale "timer" non sarà di facile applicazione, in quanto se fosse legato all'età di giovani utenti, e impostato sulla maggiore età, a controllare l'accesso sarebbero quindi i genitori che, di volta in volta, faranno accedere i propri figli inserendo un codice che solo loro potranno ricevere. "Bisogna che i siti social conoscano l’età degli utenti ed è necessario studiare il modo di imporre un limite di tempo" ha dichiarato Matt Hancock. Un'alternativa ad un eventuale "parental control" sull'accesso, ci sarebbe l'idea di limitare l'accesso a tipologie diverse dei contenuti, una sorta di "vietato ai minori di…", la dicitura che viene imposta alla visione di film o programmi tv non adatti ai minori.

Matt Hancock osserva il problema da genitore: "Lo smartphone è stato inventato nel 2007" afferma nell'intervista, "noi siamo la prima generazione di genitori che deve affrontare questo fenomeno". Il suo intento è quindi quello di "mettere fine al far west" e di far emergere l'idea che il digitale e i social media, la tecnologia in generale, offrono delle grandi opportunità. Staremo a vedere quale strada prenderà il governo britannico e se questa scelta sarà poi seguita anche da altri governi.

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