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Mark Zuckerberg condanna gli scontri a Charlottesville: “Basta odio e violenza su Facebook”

Nella serata di ieri il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha utilizzato il suo profilo personale per condannare le violenze dei suprematisti bianchi in Virginia.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella serata di ieri il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha utilizzato il suo profilo personale per condannare le violenze dei suprematisti bianchi in Virginia: "È triste che dobbiamo ancora dire che i neonazi e i suprematisti bianchi sono nel torto, come se la cosa non fosse ovvia: di fronte alla prospettiva di nuove manifestazioni noi controlleremo attentamente la situazione e rimuoveremo le minacce di violenza fisica".

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Un post che preannuncia che il team del colosso di Menlo Park rimuoverà all'interno del social network le minacce violente e i messaggi che celebrano l'odio razzista. Il fondatore della nota piattaforma blu continua: "Non saremo sempre perfetti, ma avete la mia parola che continueremo a lavorare per rendere Facebook un posto dove tutti si sentono al sicuro. I miei pensieri sono con le vittime dell'odio in tutto il mondo e con tutti quelli che hanno il coraggio di sfidarlo ogni giorno". I responsabili del noto social network hanno iniziato già da giorni a rimuovere da Facebook tutti quei post in cui veniva celebrata la morte di Heather Heyer, la 32enne colpita mentre attraversava la strada dal suprematista bianco che si è scagliato con l'auto contro la folla al corteo a Charlottesville. Rimosse anche alcune pagine dedicate al nazionalismo bianco.

Apple annuncia donazioni per le organizzazioni che difendono i diritti umani

Mark Zuckerberg non è l'unico ad aver deciso di combattere duramente l'odio e la violenza, in seguito agli scontri avvenuti sabato scorso a Charlottesville, in Virginia, numerosi colossi tecnologici si sono opposti a questa violenza e stanno adottando varie soluzioni per combattere queste azioni razziste. Tra le tech company che si stanno attivando a riguardo, oltre a Facebook, troviamo anche Apple, Uber, Twitter, WordPress e Airbnb.

Nel dettaglio il CEO di Apple Tim Cook si è espresso fin da subito con un tweet contro gli scontri a Charlottersville: "Scene strazianti a #Charlottesville. Non c’è posto per violenza e razzismo negli Stati Uniti". Un messaggio al quale è seguito nei giorni successivi la decisione di bloccare il sistema di pagamento Apple Pay all'interno di tutti i siti web che vendono magliette e gadget con simboli che inneggiano all’odio. Inoltre Tim Cook ha inviato una lettera a tutti i dipendenti del colosso di Cupertino, spiegando che la compagnia offrirà 2 milioni di dollari al Southern Poverty Law Center e all’Anti-Defamation League:

"Come molti di voi, l’uguaglianza è alla base dei miei principi e valori. Gli eventi dei giorni scorsi sono stati causa di profonda preoccupazione, e ho sentito molte persone di Apple rattristate, indignate e confuse. Non c’è spazio per quello che è accaduto a Charlottesville nel nostro paese. L’odio è un cancro e ignorarlo distrugge ogni cosa sul suo cammino. Ha già ferito le generazioni passate. L’ha insegnato la storia in molte occasioni, sia negli Stati Uniti sia in altre nazioni, e dobbiamo essere inequivocabili a questo proposito. Non è un problema di destra o sinistra, di conservatori o liberisti. Si tratta di moralità e dignità umana. Dissento rispetto al Presidente e altri che credono vi sia un’equivalenza morale tra i suprematisti bianchi e nazisti, e quanti si oppongono loro lottando per i diritti umani. Equiparare i due, va contro i nostri ideali come americani. Indipendentemente dalla vostra visione politica, sulla questione che siamo tutti uguali, dobbiamo restare uniti. Come azienda, attraverso nostre azioni, i nostri prodotti e la nostra voce, lavoreremo sempre per assicurare che ciascuno sia trattato in modo equo e con rispetto. Ritengo che Apple abbia dato l’esempio e continueremo a farlo. Abbiamo sempre accolto persone di qualsiasi ceto sociale nei nostri negozi in tutto il mondo e mostrato loro come Apple sia inclusiva per chiunque. Aiutiamo le persone a condividere i loro punti di vista e a esprimersi usando i nostri prodotti. Sull’onda dei tragici e ripugnanti eventi di Charlottesville, rinnoviamo l’impegno per aiutare le organizzazioni che lavorano per eliminare l’odio dalla nostra nazione. Apple offrirà un contributo di 1 milione di dollari cadauno al Southern Poverty Law Center (SPLC) e all’Anti-Defamation League. Raddoppieremo inoltre le donazioni dei nostri dipendenti a favore di queste e altre associazioni di difesa dei diritti umani da oggi fino al 30 settembre. Nei prossimi giorni, iTunes consentirà agli utenti di contribuire in modo semplice a supportare il lavoro dell’SPLC. Il Dr. Martin Luther King, diceva: «Le nostre vite finiscono quando taciamo di fronte alle cose davvero importanti». Continueremo dunque a parlare. Sono stati giorni bui ma sono ottimista, convinto che il futuro sia brillante. Apple può e avrà un ruolo importante nel contribuire a un cambiamento positivo".

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