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Mark Zuckerberg ha comprato una pagina dei giornali americani e inglesi per scusarsi

Facebook ha acquistato annunci pubblicitari a pagina intera su tre giornali americani e sette giornali inglesi per scusarsi per lo scandalo di Cambridge Analytica.
A cura di Marco Paretti
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Facebook ha acquistato annunci pubblicitari a pagina intera su tre giornali americani e sette giornali inglesi per scusarsi per lo scandalo di Cambridge Analytica, la società che ha utilizzato i dati di 50 milioni di utenti per le sue operazioni legate (anche) a diverse campagne elettorali. Il social network ha così deciso di acquistare una pagina intera dei giornali per pubblicare una lettera firmata dal fondatore e CEO Mark Zuckerberg nella quale viene brevemente chiarita la situazione e vengono ribadite le scuse che Zuckerberg aveva già offerto durante un'intervista con la CNN.

Nella lettera viene nuovamente spiegato che l'azienda ha già bloccato la possibilità di ottenere così tante informazioni da parte delle applicazioni di terze parti e che Facebook ha già limitato la quantità di informazioni che le applicazioni possono ottenere quando si effettua l'accesso tramite il proprio profilo. È la seconda volta che Zuckerberg si scusa per lo scandalo che ha colpito anche la sua creatura: nella prima lettera pubblicata sul suo profilo non lo aveva fatto, salvo poi rimediare all'interno dell'intervista rilasciata la mattina successiva alla CNN. L'ulteriore lettera è stata pubblicata sulle testate inglesi The Observer, The Sunday Times, Mail on Sunday, Sunday Mirror, Sunday Express e Sunday Telegraph, mentre negli Stati Uniti è apparso sul The New York Times, The Washington Post e The Wall Street Journal. Ecco il testo completo:

Abbiamo la responsabilità di proteggere le vostre informazioni. Se non possiamo farlo, non le meritiamo. Potreste aver sentito di un quiz realizzato da un ricercatore universitario che ha portato all'utilizzo dei dati di 50 milioni di utenti nel 2014. È stata una violazione della vostra fiducia e mi scuso se al tempo non abbiamo fatto abbastanza. Ora ci stiamo assicurando che non succeda più.

Abbiamo già impedito ad applicazioni come questa di ottenere così tante informazioni. Ora stiamo limitando i dati che le applicazioni ottengono quando accedete ad un servizio utilizzando il vostro profilo Facebook. Stiamo inoltre investigando ogni singola applicazione che ha avuto accesso a grandi ammassi di dati prima della nostra modifica. Ce ne aspettiamo altre. Quando le troveremo, le bloccheremo e avviseremo chiunque sia stato colpito.

Infine, vi ricorderemo a quali applicazioni avete consentito l'accesso alle vostre informazioni, così potrete eliminare quelle che non vi interessano più. Grazie per credere in questa comunità. Vi prometto di essere migliore.

Mark Zuckerberg

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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