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“Mi sono vaccinato”: gli utenti di Tinder stanno aggiungendo la vaccinazione alla loro bio

All’estero già in molti stanno aggiornando i loro profili per far sapere ai potenziali partner di essere già stati vaccinati contro Covid-19. Chi lo fa spera che questo dettaglio costituisca un criterio di selezione preferenziale da parte dei potenziali partner, ma in realtà i rischi nel condividere l’intimità restano.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il tema dei patentini per i vaccinati contro Covid-19 è destinato a infiammare l'opinione pubblica fino a quando i preparati non saranno veramente disponibili per tutti, e quindi ancora per molto tempo. I governi dei vari Paesi non hanno ancora preso decisioni ufficiali in merito, ma tra aziende, eserizi commerciali e privati cittadini c'è chi scalpita per un sistema a corsie preferenziali che consenta a chi è vaccinato di tornare a una vita di quasi normalità. La stessa cosa sta avvenendo in una certa misura anche sulle app di incontri online: all'estero già in molti stanno aggiornando i loro profili per far sapere ai potenziali partner di essere già stati vaccinati contro il coronavirus.

Dove cambiano le bio

A riportarlo sono principalmente le testate statunitensi e del Regno Unito, dove questo fenomeno è già riscontrabile anche per via del numero di dosi di vaccino già somministrato. In questi Paesi stanno moltiplicandosi i casi di biografie social modificate opportunamente con diciture che rimandano all'aver ottenuto almeno una dose di vaccino anti Covid. Tinder è la piattaforma più citata, ma il discorso vale comprensibilmente per tutte le app simili. La minaccia del contagio del resto mina i rapporti stretti perfino tra contatti che già si conoscono e si fidano uno dell'altro; non sorprende che su app come Tinder il problema venga percepito in misura ancora maggiore.

Le ragioni

Chi precisa di essere già stato vaccinato spera che questo dettaglio costituisca un criterio di selezione preferenziale da parte dei potenziali partner, ed effettivamente un primo appuntamento con una persona vaccinata può far sentire entrambi i partecipanti più liberi da preoccupazioni legittime, come distanziamento e uso di mascherine. Da questo punto di vista non stupisce che i gestori OkCupid abbiano rilevato come la presenza della parola vaccino e dei suoi derivati nelle biografie presenti sulla loro piattaforma sia più che raddoppiata.

Il rischio resta

La realtà però è diversa: innanzitutto il vaccino non conferisce ai singoli una immunità totale al 100 percento; inoltre protegge soprattutto dalla malattia e non dal rischio di infezione, ovvero dalla possibilità di diventare vettori del virus; infine, comportamenti avventati in pubblico da parte di chi nella coppia non è stato vaccinato possono comunque mettere a rischio il resto della popolazione. Man mano che il vaccino arriverà alle prime categorie di persone compatibili con l'utilizzo di queste app, il fenomeno coinvolgerà anche il nostro Paese. Allora sarà bene ricordare che le diciture che compariranno nelle biografie degli utenti non vanno prese come attestati di invincibilità, né come verità; nel caso di nuovi incontri l'ideale resta comunque prendere le cose con più calma del normale.

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