Microsoft è stata costretta a rilasciare un secondo aggiornamento di sicurezza per disabilitare la patch rilasciata da Intel per risolvere il bug dei processori svelato nel corso delle ultime settimane. La stessa Intel aveva avvisato gli utenti delle problematiche causate dall'aggiornamento, che pare possa generare riavvii improvvisi del sistema e portare a perdita o corruzione dei dati. Per questo Microsoft ha deciso di disabilitare il fix rilasciato da Intel con l'obiettivo di preservare il funzionamento dei computer. Che, però, restano quindi ancora una volta scoperti a causa di un bug che ha coinvolto quasi ogni computer prodotto negli ultimi 20 anni.
Microsoft ha rilasciato l'aggiornamento per Windows 7, 8.1 e 10, ma come parte del catalogo Windows Update; ciò significa che l'aggiornamento va scaricato manualmente, procedura che tutti gli utenti dovrebbero fare per evitare problemi con la propria macchia. Nel frattempo Intel ha spiegato di aver identificato il problema che porta a riavvii improvvisi e perdite di dati sui processori Broadwell e Haswell e che starebbe lavorando ad un rilascio nel breve termine di un fix a sua volta corretto.
A questo punto, però, è chiaro come il tentativo di mettere un freno al bug denominato Spectre si sia rivelato un compito caotico che, infine, si è trasformato in un disastro peggiorato dalla fretta del dover realizzare e pubblicare una patch che va a risolvere una problematica estremamente grave. Un aggiornamento fallato di intel, gravi problematiche con i processori AMD e due aggiornamenti di emergenza di Windows in un mese sottolineano come gli update non siano stati messi alla prova in maniera estesa prima del rilascio. Non resta che sperare nell'affidabilità delle prossime patch, il cui arrivo dovrebbe essere previsto per le prossime settimane.