Microsoft Keynote al CES 2011: tutti i particolari
Come annunciato ieri, il Keynote di Steve Ballmer, CEO di Microsoft, ha aperto le danze al CES 2011 ed ha generato non poco interesse. Certo, va pur detto che il pubblico in sala era già visibilmente su di giri per l'attesissima apertura dei saloni espositivi che annunciavano la presentazione di tecnologie futuristiche: dagli occhiali da sole con fotocamera integrata presentati da Polaroid e Lady Gaga, alla macchina fotografica Fuji che combina uno stile retrò alle funzionalità più avanguardistiche, ai minuscoli microfoni Samson dalle prestazioni eccezionali (guardate la nostra fotogallery in fondo all'articolo).
Eppure, al momento, il maggior fuoco dell'interesse continua a girare intorno a Ballmer e agli annunci fatti la notte dello scorso 5 gennaio. Come al solito, le voci sono discordi: c'è chi si aspettava un passo in più verso una commercializzazione ad ampio respiro dei device più rivoluzionari (come, ad esempio, la Microsoft Surface) e chi invece si ritiene soddisfatto dal keynote esemplificato dal CEO di BigM.
Uno dei più oscuri oggetti del desiderio presentati dal CEO di BigM è la seconda generazione delle cosiddette Microsoft Surface, vale a dire "superfici altamente informatizzate" che consentono centinaia di possibili interazioni uomo-macchina e lasciano una scia che profuma di fantascienza che si fa scienza. Il display, creato in collaborazione con Samsung, utilizza la tecnologia PixelSense che consente ai pannelli LCD di "vedere" senza l'utilizzo di fotocamere, il che vuol dire che i pannelli sono in grado di riconoscere dita, volti e oggetti vari posizionati sulla loro superficie. Questa tecnologia, lungi dall'essere ampiamente utilizzabile a scopi privati, sarà disponibile in 23 paesi a partire dal prossimo anno, al prezzo di 7.500 dollari.
Un altro importante passaggio ha riguardato l'evoluzione della XBOX 360 che, come suggerisce il nome stesso, va assumendo i contorni di un dispositivo a tutto tondo, ben lontano dalla semplice console e molto più simile ad un hub. Lo strabiliante successo di vendita del device Kinect, poi, non ha fatto altro che amplificare l'eco prodotta dal lancio del dispositivo, tanto che è già stata annunciata un'ulteriore evoluzione dello strumenti Kinect che, presto, diventerà Avatar Kinect: il che significa che non solo sarà possibile sostituire il proprio corpo al controller di gioco, ma il corpo del giocatore (con le sue fattezze) entrerà esso stesso all'interno del mondo virtuale di XBOX.
Un ultimo approfondimento va dedicato all'argomento Windows Phone 7 che, dopo l'ottimo successo di critica, punta a conquistare un pubblico che, per il momento, non sembra avergli ancora concesso la giusta attenzione. Quanto a semplicità e ad utilizzabilità, infatti, WP7 non è secondo a nessun'altro sistema operativi per smartphone, anzi, si può certamente dire che sotto questo punto di vista è il migliore sul mercato. Ma l'aspetto su cui Ballmaer ha centrato l'intera discorso è un altro: l'elevata integrazione che i dispositivi WP7 avranno con XBOX Live. Microsoft, infatti, ha compreso perfettamente che il futuro della tecnologia (e quindi dell'economia) risiede nei videogames (il successo di Facebook non è forse, anche, intrinsecamente legato a Zynga & Co?) e, pertanto, quale migliore idea per lanciare il nuovo sistema operativo per smartphone se non assicurando agli utenti che godranno del miglior smartphone da gioco sul mercato?
E, tanto perché possiate farci la bocca, ecco un elenco dei giochi che saranno presto disponibili sui Windows Phone.
- Rise of Glory
- Full House Poker
- Zombies!!!
- Pac-Man
- Fable Coin Golf
- Halo Waypoint
- Fruit Ninja
- DeBlob Revolution
- Parachute Panic
- Tetris
- Game room: Centipede
- Game room: Shao Lin’s Road
- Game room: Asteroids Deluxe
- Assassin’s Creed
- Monopoly
- Pocket God
- Zombie Attack! 2
- Butterfly
- PES 2011 (Pro Evolution Soccer)
- The Sims 3
- Need for Speed Undercover
- Star Wars: Cantina
Insomma, nonostante una partenza a rilento nel mondo dei mobile device, Microsoft sembra essere riuscita a trovare il modo di differenziarsi all'interno di un settore che va saturandosi velocemente e in cui, presto, non esisteranno più straordinari spazi di manovra.