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Milioni di smartphone Android sono vulnerabili ad attacchi hacker via WiFi

Due vulnerabilità scovate dai ricercatori di Tencent permettono ad eventuali utenti malintenzionati di prendere il controllo degli smartphone collegati alla loro stessa rete wireless e provvisti di alcuni modelli di processore fabbricati da Qualcomm. La società ha già corretto il problema, ma l’aggiornamento non arriverà a tutti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Tutti gli utenti con smartphone Android faranno meglio ad assicurarsi che il proprio dispositivo sia aggiornato nel corso delle prossime settimane: i ricercatori informatici di Tencent hanno infatti scovato due pericolose vulnerabilità informatiche che affliggono un buon numero di processori e modem fabbricati dal noto produttore di chip statunitense Qualcomm. La notizia è stata diffusa in queste ore da tutte le parti in causa: Tencent che ha scovato le falle, Qualcomm che ha provveduto a riparare al danno, e Google che diffonderà la patch correttiva attraverso il sistema di aggiornamenti di Android a partire dal prossimo aggiornamento di sicurezza previsto in questi giorni.

Cos'è QualPwn e chi ne è interssato

Le due vulnerabilità sono state battezzate collettivamente QualPwn e potrebbero essere sfruttate da eventuali utenti malintenzionati per prendere il controllo dei dispositivi di vittime collegate alla loro stessa rete WiFi, in modo completamente autonomo; si tratta di bug piuttosto gravi, non solo per quel che permettono di fare ai telefoni presi di mira, ma anche perché coinvolgono alcuni diffusi chip per le comunicazioni wireless e sopratutto numerosi modelli tra alcuni dei più diffusi processori dell'azienda. Tencent ha effettuato prove solamente sugli smartphone Pixel 2 e Pixel 3 prodotti da Google, ma il correttivo rilasciato da Qualcomm riguarda, tra gli altri, anche i SoC delle serie Qualcomm Snapdragon 636, 665, 675, 712, 710, 670, 730, 820, 835, 845, 850, 855, 660, 630 e 660, che sono alla base di più di due generazioni di dispositivi Android di tutte le fasce di prezzo.

E se i gadget più recenti o più costosi sono generalmente coperti dal sistema di aggiornamenti automatico messo in moto periodicamente da Google, i dispositivi più datati o economici non godono dello stesso trattamento e non saranno quindi messi al sicuro. Di buono c'è che l'attacco non è facile da portare a termine, sia perché richiede comunque di essere collegati alla stessa rete WiFi delle potenziali vittime, sia perché i suoi dettagli non sono stati diffusi se non a Qualcomm. Tencent inoltre ha rivelato di aver scoperto la falla in autonomia e di non avere non avere notizia di altri soggetti che ne conoscano il funzionamento, ma la scoperta è comunque destinata a puntare nuovamente i riflettori sul problema degli aggiornamenti di sicurezza dei dispositivi Android, che nonostante gli sforzi di Google sono talmente tanti e variegati da non poter ancora essere tutti protetti al meglio.

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