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Negli ultimi 15 anni gli aerei hanno colpito più tartarughe che droni

Quando si parla di droni, spesso ci si ritrova a sentirsi dire che uno dei pericoli più gravi del pilotarne uno in pubblico è quello di colpire accidentalmente un aereo in fase di decollo o di atterraggio. Ma quanti incidenti di questo tipo sono avvenuti in passato?
A cura di Marco Paretti
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Quando si parla di droni, spesso ci si ritrova a sentirsi dire che uno dei pericoli più gravi del pilotarne uno in pubblico è quello di colpire accidentalmente un aereo in fase di decollo o di atterraggio. Un'eventualità pericolosa nel caso in cui il dispositivo finisse in uno dei motori, provocando importanti problematiche tecniche al velivolo. Ma quanti scontri sono avvenuti tra aerei e droni all'interno delle no-fly zone americane? Per rispondere mettendo in prospettiva un dato "particolare", il ricercatore Eli Dourado ha utilizzato i dati divulgati dalla Federal Aviation Administration in merito alle collisioni avvenute con gli animali, realizzando un simpatico quanto efficace paragone.

Si scopre così che, tra il 1990 e il 2015, le collisioni a terra tra gli aerei e le tartarughe sono state 198 (112 delle quali dopo il 2010), mentre quelle con i droni sono tuttora pari a zero. Sebbene molti piloti abbiano denunciato numerosi incidenti con droni evitati per un soffio, infatti, nessun dispositivo ha mai colpito un aereo negli Stati Uniti. "Ho scelto le tartarughe perché sono animali divertenti" ha spiegato Dourado. "Non si pensa alle tartarughe come una minaccia per gli aerei e in effetti non lo sono. Ma se paragoniamo i 198 scontri con le tartarughe e le zero collisioni con i droni, ci accorgiamo che forse ci siamo preoccupati troppo del pericolo rappresentato dai quadricotteri".

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Il picco nelle segnalazioni di incidenti con protagoniste le tartarughe, spiega l'autore, è probabilmente dovuto al fatto che il database della FAA è costituito da incidenti riportati direttamente dai piloti, che dal 2010 possono farlo anche online: in questo modo sono più portati a segnalare questo tipo di problematiche. Il paragone, comunque, non è completamente onesto. Prima di tutto perché il successo dei droni è un fenomeno relativamente recente e in secondo luogo perché la minaccia di un piccolo rettile non è paragonabile a quella di un quadricottero controllato remotamente. I danni di un impatto in cielo, infatti, sono potenzialmente più dannosi rispetto a quelli derivanti da una collisione sul terreno. E se è vero che finora non sono avvenuti incidenti in volo, nulla impedisce che in futuro possano avvenire.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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