Negli Usa approvato ddl cybersicurezza che da più poteri alla NSA
Solo qualche giorno fa si parlava del reportage del Washington Post che aveva scoperto che la maggior parte dei messaggi intercettati dalla NSA, dal 2009 al 2012, appartenevano a conversazioni di gente comune. Una notizia che ha fatto molto discutere negli Usa, e non solo. Ed è di questi giorni l'approvazione negli Usa di un disegno di legge (12 favorevoli e 3 contrari), nella Commissione Intelligence al Senato, del Cybersecurity Information Sharing Act, CISA, che dovrebbe garantire una maggiore condivisione delle informazioni tra le aziende e tra i governi in merito agli attacchi da parte di hackers. Tuttavia, sono in tanti a sostenere che in realtà questo disegno di legge farà in modo che la NSA possa avere ancora più poteri per accedere ai dati dei cittadini americani.
Una bozza del disegno di legge di un mese fa consentirebbe alle agenzie governative di condividere, conservare e utilizzare le informazioni per "scopi di sicurezza informatica", permettendo quindi alla NSA di continuare la sua attività col pretesto di monitorare alcuni punti deboli della sicurezza informatica. Ma quello che sostengono i sostenitori dei diritti digitali è che questa misura darà al governo, e quindi alla NSA, non solo l'accesso alle informazioni circa le minacce informatiche ma anche l'accesso a tutte le comunicazioni che tra le varie aziende private possono esserci, proprio ala scopo di condividere le informazioni.
La vicenda sta suscitando non poche polemiche negli Usa e alcuni senatori sostengono che proprio l'era "post Snnowden" avrebbe dovuto rendere il percorso di questo disegno di legge più rivolto a garantire la sicurezza informatica, vista l'esperienza appena passata.
Insomma, il dibattito continua e vedremo quali saranno i prossimi sviluppi.