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Nei magazzini Amazon automatizzati ci si infortuna più spesso che nei centri senza robot

Un reportage di Reveal from the Center for Investigative Reporting che si basa su dati interni ad Amazon afferma che nei centri logistici dove robot e macchinari assistono i dipendenti in carne e ossa il tasso di infortuni è più elevato. Per l’azienda però l’automazione rende le mansioni più sicure ed efficienti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nei centri di smistamento Amazon il colosso dell'ecommerce ha iniziato da anni a impiegare sempre più manodopera robotica che assiste il lavoro degli esseri umani; il cambiamento però, oltre ad aver aumentato la produttività degli stabilimenti che hanno abbracciato l'automazione, potrebbe aver reso l'ambiente di lavoro più pericoloso per i dipendenti umani. La denuncia arriva da Reveal from the Center for Investigative Reporting, che analizzando dati provenienti da Amazon sugli incidenti avvenuti tra gli impiegati sul luogo di lavoro ha concluso che nei magazzini automatizzati avvengono più incidenti rispetto a quanto non avvenga negli stabilimenti dove i robot non operano.

Il problema – stando alla ricostruzione fatta dalla testata – potrebbe derivare proprio dall'efficienza dei robot. Grazie all'aiuto dei macchinari, gli operai che hanno il ruolo di recuperare e scansionare i prodotti sono infatti passati a elaborarne da 100 a 400 in un'ora. Per l'azienda è un guadagno, ma l'aumento del ritmo di lavoro porta a un maggior stress fisico e mentale che a sua volta può portare a distrazioni e quindi a incidenti.

Il collegamento tra ritmi di lavoro più pressanti e un maggior numero di incidenti viene evidenziato da Reveal utilizzando non solo la testimonianza di ex dipendenti interpellati in condizione di anonimato, ma anche l'Amazon Prime Day – la giornata di sconti che ogni anno attira decine di milioni di clienti sulla piattaforma – del 2019. Stando ai dati ottenuti dalla testata, la settimana della ricorrenza è risultata la più pericolosa dell'anno per gli operai nei magazzini di smistamento, che nei soli Stati Uniti hanno fatto registrare 400 incidenti gravi.

In generale nel 2019 il gruppo ha fatto registrare negli Stati Uniti circa 14.000 incidenti classificati come seri, mentre il tasso della frequenza di questi eventi è aumentato di un terzo rispetto al 2016 ed è il doppio rispetto a quello della media delle aziende del settore. Amazon ha implementato misure per contenere il rischio di infortuni, prescrivendo ad esempio pause aggiuntive o sistemi di rotazione dei dipendenti alle varie postazioni; secondo i documenti e le testimonianze ottenuti da Reveal però le soluzioni ideate non vengono adottate ovunque e non hanno comunque impedito al tasso di incidenti di continuare a salire.

Amazon dal canto suo ha già avuto modo di rispondere ad alcune delle accuse contenute nel reportage, da una parte negando che i tassi di infortuni aumentino durante i giorni più remunerativi per l'azienda, e dall'altra affermando che "l'uso di robotica, automazione e tecnologia nei nostri centri logistici sta portando benefici sul posto di lavoro, rendendo le mansioni più sicure ed efficienti".

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