Niente Amazon Prime Video gratis per gli italiani isolati: l’offerta per ora è revocata

Per venire incontro alle esigenze delle persone colpite dai provvedimenti di contenimento del'epidemia di coronavirus, numerose aziende hi tech si sono adoperate per mettere a loro disposizione beni e servizi digitali di ogni genere a titolo gratuito. Tra queste aziende non manca Amazon, che però si sta trovando in queste ore al centro di un equivoco: dopo aver offerto agli abitanti delle cosiddette zone rosse un abbonamento gratuito al servizio di streaming Amazon Prime Video, in queste ultime ore ha revocato la propria offerta lasciando interdetti milioni di potenziali fruitori.
Il lancio dell'iniziativa
L'offerta di accesso gratuito e temporaneo ad Amazon Prime Video faceva parte delle iniziative di solidarietà digitale che numerose aziende hanno sottoscritto con il governo per aiutare i cittadini colpiti dai provvedimenti di isolamento varati in questi giorni di epidemia. Nello specifico, l'annuncio del colosso dell'ecommerce risale alla giornata di ieri e prometteva abbonamenti gratuiti fino al 31 marzo a tutti gli abitanti delle zone rosse.
I provvedimenti del governo
Il problema potrebbe essere nato proprio dalla definizione di zone rosse adottata nell'offerta. Non per niente la perplessità degli utenti nei confronti dell'iniziativa non ha tardato a manifestarsi, complice la fluidità della situazione e la rapidità con la quale — negli ultimi giorni — i provvedimenti del governo si sono fatti via via più aspri. In poco tempo infatti le zone interessate dalle misure del governo per il contenimento del coronavirus sono passate da zone rosse limitate e circoscritte all'intera regione Lombardia con annesse 13 province, passando poi nelle ultime ore a comprendere l'intero Paese in un'unica zona protetta.
Problemi di accesso
Molti sui social si sono chiesti se — proprio alla luce degli sviluppi di queste ultime ore — gli abbonamenti gratuiti ad Amazon Prime Video sarebbero stati messi a disposizione di tutti gli italiani, ma la risposta non ha tardato ad arrivare. Già nei momenti successivi al lancio dell'iniziativa, alcuni residenti nelle zone colpite dalle misure resrtrittive hanno lamentato sui social di non poter accedere all'offerta, fino ad arrivare alla sparizione della stessa dal portale della solidarietà digitale allestito dal governo.
Se il problema dipendesse effettivamente dalla definizione della platea destinataria dell'offerta, potrebbe essere risolto ridefinendo un nuovo accordo con il governo. L'azienda del resto non ha ancora fornito dichiarazioni al riguardo: occorrerà attendere dunque, per sapere se saranno ripristinati gli abbonamenti temporanei gratuiti ad Amazon Prime Video per gli italiani in isolamento oppure no.