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NoFlyZone, il servizio che proibisce il volo dei droni sopra la propria casa

Siete preoccupati per la privacy di casa vostra? Pensate che un drone possa apparire all’improvviso e invadere i vostri spazi? La soluzione è creare una NoFlyZone sopra la vostra abitazione, uno spazio aereo nel quale i quadricotteri non possono entrare. Come? attraverso un sito.
A cura di Marco Paretti
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Siete preoccupati per la privacy di casa vostra? Pensate che un drone possa apparire all'improvviso e invadere i vostri spazi? La soluzione è creare una NoFlyZone sopra la vostra abitazione, uno spazio aereo nel quale i quadricotteri non possono entrare. Come? attraverso un sito.
L'idea arriva da una start-up americana responsabile della creazione di NoFlyZone.org, un portale nel quale inserire il proprio indirizzo di casa per escluderlo dai voli dei droni. Molti produttori hanno già acconsentito a partecipare all'iniziativa, inserendo i dati all'interno del loro database.

"Molte persone sono preoccupate per la privacy e la sicurezza. NoFlyZone.org offre a queste persone un metodo per controllare lo spazio aereo sopra la loro proprietà e prevenire il volo dei droni" si legge sul sito della start-up "Il nostro servizio evita che i droni volino sopra le zone incluse all'interno del nostro database".
In breve, se le coordinate del vostro appartamento vengono inserite nel sito – e sincronizzate dai produttori di droni – nessun quadricottero potrà sorvolare casa vostra. Questo grazie al GPS inserito all'interno di ogni apparecchio.

Il sito non offre però nessuna garanzia. Alcuni produttori hanno sottoscritto l'iniziativa ma, visto che i dati saranno inseriti all'interno degli aggiornamenti software, non è ancora chiaro ogni quanto i droni saranno aggiornati dal punto di vista delle NoFlyZone.
Il problema della privacy è un argomento piuttosto serio quando si parla di droni. Molti di essi, infatti, sono equipaggiati con videocamere ad alta definizione e possono essere utilizzati per "spiare" altre persone. In molti chiedono quindi un organo di autoregolamentazione che possa proteggere gli spazi personali dei cittadini. Per ora, però, i principali produttori di apparecchi restano fuori dai giochi: sia Parrot che DJI non hanno firmato l'accordo con la start-up.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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