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Obama a cena con Steve Jobs e altri 11 guru di Silicon Valley: chi sarà Giuda?

Barack Obama incontra i dodici personaggi più influenti del mondo tecnologico. La cena si è svolta a casa del venture capitalist John Doerr ed ha assunto i toni di un vero e proprio brainstorming sui temi dell’innovazione.
A cura di Anna Coluccino
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Cominciamo col dire che, almeno quanto a fattezze, Barack Obama è un Gesù decisamente più credibile di quello zeffirelliano, biondo-occhi-azzurri, agghindato come il principe delle favole, ed entrato a forza nel nostro immaginario collettivo a causa delle infinite riproposizioni della miniserie TV incentrata sulle vicende del Nuovo Testamento. Cristo era mediorientale e, sebbene il presidente USA sia di origini keniote, sempre meglio che un inglese purosangue come Robert Powell (con tutto il rispetto). Conclusa questa premessa su cinema, costume e società  addentriamoci nella questione tecnologica in oggetto: la cena organizzata da Barack Obama al fine di incontare Steve Jobs ed altri undici tra i più importanti personaggi di Silicon Valley, i guru del mondo tech californiano. Insieme a Jobs, che dev'essere tutt'altro che morente se si è preso la briga di partecipare all'incontro pur essendo in malattia, c'erano Mark Zuckerberg, Eric Schmidt, i chief executives di Yahoo!, Oracle, NetFlix e Twitter, il venture capitalist John Doerr, il preside della Stanford University ed altri esponenti di spicco della Valley. Volendo continuare a tracciare un parallelismo tra la cena in questione e la cena più famosa del mondo, azzarderei quantomeno l'assegnazione dei ruoli chiave.

Come già detto, vedrei bene Obama nei panni che furono di Cristo e assegnerei a Jobs il ruolo di Pietro giacché, tra tutti, è quello più abile nel fare proselitismo, gli si addicono le vesti di "fondatore della chiesa" (in questo caso la chiesa sarebbe Apple, ma poco importa) e inoltre è da sempre uno dei più entusiasti sostenitori di Obama, una sorta di "primo discepolo"; in secondo luogo, sceglierei Zuck per il ruolo di Giovanni apostolo, sia perché è il più giovane dei tredici, sia perché è a Giovanni apostolo che dobbiamo i libri dell'apocalisse, e se c'è qualcosa, in rete, in grado di generare un'apocalisse questa è Facebook. Infine, spero che Eric Schmidt non me ne voglia se gli assegno il ruolo di Giuda Iscariota, e non tanto perché sia in procinto di tradire Obama ma perché, stando ai rumors sciacallanti di questi giorni, sarebbe lui il sostituto designato di Jobs per il ruolo di CEO di Apple e, se ciò fosse vero, potremmo considerarlo il traditore del gruppo.

Ok, mi sono divertita abbastanza. Ora è il momento di concentrarsi sulla notizia.

Come già preannunciato ieri, l'incontro dei tredici aveva lo scopo di fare il punto su tematiche quali innovazione, investimenti in ricerca e sviluppo, formazione, energia pulita, il tutto con l'obiettivo di implementare una maggiore collaborazione tra pubblico e privato. La cena si è tenuta a casa di John Doerr e sembra aver assunto i connotati di un vero e proprio brainstorming durante il quale sono volate idee decisamente interessanti. Del resto, la riunione perseguiva l'obiettivo dirisvegliare entusiasmi ed intelligenze al fine di stimolare maggiori investimenti nel campo dell'innovazione. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha reso noto che il presidente Obama si ritiene molto soddisfatto dell'incontro e intende mantenere vivo questo scambio di idee con il gruppo di imprenditori "in modo da poter lavorare come veri e propri partners per promuovere la crescita e creare ottime opportunità di lavoro negli USA".

A questo punto, è d'uopo un'ultima, piccola notazione: all’appello di Obama manca Microsoft. Ballmer, infatti non sembra essere stato incluso nei fantastici dodici, probabilmente a causa del fatto che l’azienda di Redmond, ormai orfana di Bill Gates, fatica a riconquistare un posto di primissimo piano sul mercato, e non a causa di revenues insoddisfacenti, ma più per l'incapacità di "ispirare", un'abilità che sembra andata persa con l'abbandono di Gates. A questo proposito, non potevamo non mostrarvi una simpatica immagine, realizzata dal blog statunitense TheOatmeal, che ironizza sullo scarso appeal di Ballmer e sul calo di consensi che Microsoft va affrontando ormai da diversi anni.

Update ore 17,15:

Il washingtonpost ha pubblicato finalmente una foto ufficiale della cena di Obama in cui si vede, anche se di spalle, Steve Jobs seduto affianco al presidente degli Stati Uniti

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Inoltre IDG News ha rilasciato un breve video dei saluti iniziali tra i partecipanti alla cena:

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