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Obama contro il “Grande Firewall” cinese

Gli Stati Uniti hanno previsto di allocare nell’anno fiscale corrente un finanziamento di 19 milioni di dollari da spendere per la libertà di internet, soprattutto per quanto riguarda la censura web cinese.
A cura di Giovanna Di Troia
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Il Dipartimento di Stato Americano ha dichiarato di essere in procinto di investire 19 milioni di dollari per studiare un metodo per eludere il “Grande Firewall” cinese, uno dei sistemi di controllo e di censura più sofisticati al mondo, di cui quello cinese è il più famoso, ma in realtà è un sistema di censura presente anche in altri stati in cui vige un regime autoritario come l’Iran, che bloccano informazioni politicamente sensibili.

Tali sistemi sono in grado di identificare parole chiave inerenti ad argomenti sensibili ai propri governi, bloccandone l’accesso a chiunque ne parli e affronti tali questioni. Ad esempio le autorità cinesi hanno bloccato siti che affrontavano temi quali il Tibet e il Dalai Lama, il movimento spirituale del Falungong, e la repressione del 1989 a piazza Tienanmen. Inoltre, più recentemente, il governo cinese ha bloccato i risultati della ricerca online su “Hillary Clinton” in quanto aveva tenuto un discorso a favore della libertà su internet, alludendo alle rivolte a favore della democrazia nel mondo arabo.

E così gli Stati Uniti hanno previsto di allocare nell'anno fiscale corrente un finanziamento di 30 milioni di dollari che il Congresso ha intenzione di spendere per la libertà di internet e tra questi, i già citati 19 milioni, andranno a potenziare una tecnologia all’avanguardia, ancora più efficace della Virtual Private Network, l’attuale strumento che viene utilizzato per raggirare la censura del web. Secondo le indiscrezioni il governo americano punterebbe a reindirizzare le informazioni politiche bloccate attraverso e-mail, feed RSS o siti web ancora non censurati.

Utilizzando una serie di metafore di Michael Poster, assistente segretario di stato incaricato ai diritti umani, “si gioca al gatto e al topo, cercando di stare sempre un passo avanti al gatto” e si punta all’effetto “fionda”.

La Casa Bianca e l'amministrazione Obama, inoltre, si apprestano inoltre a presentare un proposta per rafforzare la cybersicurezza e tutelare l'economia. E a tal proposito un rappresentante dell'amministrazione afferma: “La proposta rappresenta il giusto equilibrio fra rafforzare la sicurezza, tutelare la privacy e le libertà civili e sostenere la crescita”.

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