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Obama, presto una legge federale contro il cyber attack

Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in un suo discorso ieri alla Federal Trade Commission ha avanzato una proposta di legge che ha come obiettivo quello di costringere le aziende ad avvisare i propri clienti nel caso in cui i loro dati fossero messi a rischio da una violazione online.
A cura di Francesco Russo
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Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, in un suo discorso ieri alla Federal Trade Commission ha avanzato una proposta di legge che ha come obiettivo quello di costringere le aziende ad avvisare i propri clienti nel caso in cui i loro dati fossero messi a rischio da una violazione online. Il presidente torna, in maniera indiretta, sul grave caso di violazione online che ha coinvolto la Sony Pictures Entertainment che ha avuto pesanti conseguenze. Ma il riferimento è anche per le aziende come Target e Home Depot vittime di pesanti violazioni lo scorso anno. La legge andrebbe a costituire un unico standard che imporrebbe alle aziende coinvolte di dare informazioni e di allertare i propri clienti entro 30 giorni dalla scoperta della violazione. La stessa proposta di legge verrà presentata dallo stesso Obama, con maggiori dettagli, durante il prossimo discorso sullo Stato dell'Unione del 20 gennaio prossimo.

In genere le aziende non sono responsabili per le spese fraudolente sulle carte di credito dei clienti. Per Obama il furto di identità è un problema che costa milioni di dollari e può davvero mettere a repentaglio la vita degli individui. Secondo il presidente Usa, la tecnologia e l'innovazione digitale hanno creato numerose vulnerabilità negli Usa, citando il recente attacco alla Sony Pictures come esempio. "Se vogliamo stare connessi dobbiamo essere protetti", ha detto, rivolgendosi implicitamente ai repubblicani, da anni restii a leggi sulla privacy dei dati.

Siamo stati pionieri di Internet", ha detto Obama alla Federal Trade Commission. "Lo siamo stati anche per il Bill of Rights e un senso ciascuno di noi come individui hanno una sfera di privacy intorno a noi che non deve essere violato dal nostro governo, ma anche da interessi commerciali."

Barack Obama ha anche proposto una legge che impedirebbe la vendita dei dati degli studenti a terzi per attività non correlate alla formazione, compresa la pubblicità. Nell'ottobre del 2014, un gruppo di 75 aziende, tra cui Apple e Microsoft, si sono impegnati a non vendere i dati degli studenti a terzi. Resta problematico l'iter parlamentare di questa proposta di legge, essendo il Congresso americano controllato ormai dai Repubblicani. Un dato che potrebbe, nei fatti, ritardare tutto il processo della proposta. Senza dimenticare lo scetticismo delle associazioni dei consumatori e dei difensori della privacy preoccupati che una legge standard a livello federale possa poi dimostrarsi meno efficace delle leggi approvate dai singoli stati.

Il discorso del presidente Obama è stato poi seguito, a distanza di pochi minuti, dall'attacco al Comando Centrale Americano (Centcom) che ha denunciato l'infiltrazione degli hacker sul suo account Twitter.

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