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Olimpiadi 2012, ma davvero i social network sono vietati agli atleti? Non è proprio così…

Davvero il Cio ha vietato agli atleti di utilizzare i social network? Abbiamo trovato le linee guida ufficiali e abbiamo scoperto che non è proprio così.
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Ai giochi olimpici di Londra 2012, che prenderanno il via il prossimo 27 luglio, atleti e giornalisti non potranno condividere le proprie imprese e i loro stati d'animo sui social network come facebook e twitter, così come non potranno scrivere post sui blog. Lo ha deciso il Coni su suggerimento della Cio per evitare che le dichiarazioni degli sportivi influenzino le scommesse, ma anche per non violare i diritti di immagine di Londra 2012. Chi non rispetterà ciò andrà incontro a una multa di 100mila euro.

La decisione ha lasciato senza parole alcuni atleti, che utilizzano i social network come strumento per comunicare con familiari e amici soprattutto quando si è impegnati in competizioni come le Olimpiadi e ha deluso i migliaia di fan che avrebbero sicuramente seguito i loro beniamini su Twitter alla ricerca di clamorosi sfoghi o notizie in anteprima dalla capitale inglese. E così in questi giorni gli atleti italiani, così come i loro colleghi degli altri paesi che parteciperanno alle olimpiadi, hanno salutato i fan sui social network entrando ufficialmente in quello che i media hanno definito un vero e proprio "silenzio olimpico".

In effetti, leggendo le linee guida ufficiali del Cio, tradotte e inoltrate dalle singole federazioni ai propri atleti, si evince che il comitato olimpico non ha assolutamente vietato la presenza online degli atleti, anzi addirittura "incoraggia i partecipanti e gli altri soggetti accreditati ad inviare commenti su piattaforme di social media o siti web e tweet durante i Giochi Olimpici" e arriva addirittura ad affermare che "E' del tutto accettabile per un partecipante o qualsiasi altra persona accreditata scrivere un post personale su blog oppure un tweet."

Tuttavia i messaggi su internet "non devono riferire sulla concorrenza o commentare le attività degli altri partecipanti o delle persone accreditate, o rivelare qualsiasi informazione riservata o privata in relazione a qualsiasi altra persona o all'organizzazione." da qui la logica decisione di tagliare la testa al toro e di evitare del tutto qualsiasi tipo di comunicazione "social" da parte degli atleti. Loro in realtà potrebbero anche utilizzare Facebook e Twitter, ma i vincoli sarebbero talmente pesanti e la multa talmente salata che, in pratica, potrebbero pubblicare al massimo un emoticon!!

Ecco le linee guida ufficiali del comitato olimpico:

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