Operatori telefonici e MVNO, il punto sul mercato italiano
In Italia esistono quattro operatori telefonici, Tim, Vodafone, Wind e H3G ma forse non tutti sanno che esistono oltre 20 operatori virtuali denominati MVNO, ovvero Mobile Virtual Network Operator, attivi fin dal 2007. Di cosa si tratta? I MVNO sono operatori virtuali che forniscono servizi di telefonia mobile senza possedere le infrastrutture fisiche e le licenze per lo spettro radio, grazie ad accordi commerciali con gli operatori mobili reali. A lanciare questo tipo di business è stata CoopVoce cinque anni fa grazie ad un accordo tra Coop e Tim e nel giro di pochi mesi sono arrivati anche PosteMobile, Carrefour, Auchan, Conad, BT e Tiscali. Attualmente sono oltre 20 gli operatori virtuali in Italia con un bacino di 4 milioni di utenti ed una fetta di mercato del 4,4%, con una crescita di 680mila utenti rispetto allo scorso anno (fonte AgCom).
In Spagna ad esempio le ultime rilevazioni della Comisión del Mercado de las Telecomunicaciones hanno stimato che i MVNO iberici hanno raggiunto ad aprile di quest'anno oltre il 7,3% dell'intero mercato (l'anno prima era al 5,26%), a cui è corrisposta una leggera flessione da parte degli operatori reali, il che lascia dedurre che tale tipo di mercato sia in forte ascesa in tutto il vecchio continente.
Stesso identico discorso per la Francia, con i dati resi noti dall'ARCEP che stimano in 7,5 milioni i clienti di operatori virtuali.
L'introduzione dei MVNO non ha creato quell'abbassamento delle tariffe che tutti si aspettavano (visti anche i condizionamenti da parte degli operatori tradizionali) ma il suo successo è legato principalmente all'integrazione dei servizi telefonici convenzionali con quelli legati all'azienda che si lancia nel mercato della telefonia virtuale, come ad esempio nel caso di PosteMobile che consente di eseguire operazioni sul proprio conto o pagare le bollette direttamente dallo smartphone. Il vantaggio insomma è legato ai target ben precisi a cui i MVNO si rivolgono con un arricchimento dei servizi piuttosto che un calo dei prezzi che comunque è andato a tutto vantaggio dei consumatori.
CHIAMATE MADE IN CHINA – Il panorama degli operatori virtuali italiani (e non solo) potrebbe essere però sconvolto dall'arrivo della concorrenza straniera. Dal 2014 infatti una norma europea concepita per favorire l'abbassamento dei prezzi consente ai MVNO di tutto il mondo di poter operare nel mercato del Vecchio Continente e i primi a rispondere alla chiamata sembrano essere i cinesi. China Telecom infatti ha dichiarato che entro due anni sarà presente in diverse nazioni europee, tra cui l'Italia. Nelle sue mire infatti la compagnia asiatica intende conquistare la vastissima comunità cinese presente in Italia, Francia (che da sola conta una presenza di oltre 700.000 persone), Spagna, Germania e Inghilterra e considerando il lo stretto legame tra gli immigrati e la loro terra natia si tratta quasi certamente di un successo annunciato, anche alla luce delle possibili tariffe vantaggiose per le telefonate proprio verso la Cina. Lo stesso esempio potrebbe essere seguito da Turkcell, un MVNO molto interessato a conquistare la vasta comunità turca presente soprattutto in Germania e da altri operatori virtuali che ambiscono ad accaparrarsi l'ampia fetta di mercato legata a turisti ed immigrati.
LE REAZIONI DEI MERCATI – In un rapporto risalente al 2008 e titolato “Scenario Regolatore e Prospettive degli MVNO in Italia” (link pdf), il Garante per le Comunicazioni italiano riferisce di una consultazione pubblica risalente al 2000, “Indagine conoscitiva sulle condizioni relative all'introduzione degli operatori virtuali di rete mobile” (400/00/CONS). L'esito di tale consultazione, a cui hanno risposto alcuni dei nomi più importanti della scena tecnologica italiana e internazionale, è il seguente:
Dalla consultazione si è determinato l’orientamento a non intervenire per accelerare l’introduzione degli MVNO, anche per favorire gli investimenti in infrastrutture di rete da parte degli operatori di rete mobile e sviluppare la concorrenza sulle reti – condizione prioritaria per lo sviluppo anche della concorrenza sui servizi.
Nonostante l'opposizione degli operatori reali però, l'Europa è intervenuta ben tre volte per agevolare al concorrenza nel mercato della telefonia al fine di ridurne i prezzi per i consumatori, e la liberalizzazione verso le telco straniere operanti come MVNO ha scatenato non pochi malumori tra i provider tradizionali. Yves Martin, direttore del roaming di France Telecom l'ha definita “una mossa che rischia di far affondare gli operatori europei rafforzando la concorrenza”.