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Ora i Mac sono più colpiti da malware rispetto ai PC

L’annuncio arriva da MalwareBytes, che ha rilevato come i dispositivi Mac siano stati bersagliati più dei PC per la prima volta nel corso del 2019. Si tratta di un evento senza precedenti, che però va contestualizzato: le minacce subite dai sistemi con sistema operativo Apple sono mediamente meno gravi rispetto a quelle che devono fronteggiare i PC.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Una delle concezioni comuni relative al mondo dei computer è che i Mac siano dispositivi più sicuri rispetto ai PC, tanto che il loro produttore ha spesso utilizzato questa nozione per promuovere i propri prodotti. L'anno scorso però le cose non sono andate esattamente così: secondo quanto emerso da un rapporto degli analisti informatici di MalwareBytes, il numero medio di malware che hanno preso di mira i dispositivi prodotti da Apple si è infatti impennato negli ultimi mesi fino a superare quello relativo ai sistemi Windows.

La notizia ha fatto istantaneamente il giro del mondo, ma in realtà va contestualizzata. Da una parte infatti, stando ai dati di MalwareBytes un tipico sistema Windows ha subito nel corso del 2019 5,8 minacce malware, mentre per la controparte Mac la cifra è risultata di ben 11, contro le appena 4,8 fatte registrare nel 2018; d'altro canto però questa impennata ha una motivazione precisa. Si tratta dell'inclusione nella categoria dei malware di prodotti come adware e programmi parassiti, che recano fastidio rallentando il computer o visualizzando pubblicità in modo invasivo ma di fatto non mettono a rischio il funzionamento dei dispositivi né l'integrità delle informazioni che vi risiedono. Di questa categoria fa parte NewTab, un fastidioso malware si installa come un'estensione del browser Safari a scopi pubblicitari e che è risultato la minaccia più diffusa su Mac e protagonista della maggioranza assoluta degli eventi rilevati da MalwareBytes sui computer Apple.

La diffusione insomma è in aumento, ma il livello di queste minacce non è particolarmente elevato: del resto non si tratta di veri e propri virus né di ransomware capaci di tenere in ostaggio i file dei proprietari, di prendere il controllo delle macchine infettate o di autoreplicarsi. Resta il fatto che i sistemi Mac saranno sempre più bersagliati da questo tipo di malware, che col tempo potrebbero diventare anche più gravi man mano che aumenterà il numero di persone che predilige questi computer rispetto a quelli con sistema operativo Microsoft. Organizzazioni e individui malintenzionati saranno insomma sempre più tentati di concentrare i loro sforzi nello sviluppo di software malevoli capaci di approfittare di una fetta di pubblico in crescita.

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