Park Tag, una startup tedesca inventa il parcheggio sociale
L'Italia è uno dei Paesi con la maggiore percentuale di automobili per abitante, una condizione che si traduce nel traffico impossibile contro cui ci scontriamo quotidianamente e, soprattutto nelle grandi città, il problema del famigerato parcheggio. Chi abita nei grandi centri urbani – ma non solo – e non dispone di un proprio garage o parcheggio, sa bene di dover girare anche per ore prima di trovare un posto disponibile dove fermare l'auto, con una notevole perdita di tempo e di carburante, oltre ai danni ambientali provocato da questi inutili giri.
Dalla Germania però arriva un'applicazione in grado di aiutare gli automobilisti con il problema del parcheggio. Si chiama Park Tag ed è stata sviluppata da Digital Natives UG , una startup teutonica che ha appena presentato il suo progetto al TechCrunch Disrupt di New York. L'idea alla base è molto semplice: quando un automobilista libera un parcheggio avvisa gli altri guidatori tramite l'app, in modo tale che è possibile conoscere in tempo reale i parcheggi che si stanno liberando. Perchè un utente dovrebbe prendersi la briga di avvisare gli altri quando lascia un'area di sosta? Aldilà dello spirito civico, quando comunichiamo l'informazione riceviamo un punteggio e grazie ad esso veniamo avvisati in anticipo rispetto agli altri quando siamo noi a dover cercare un posto dove sostare l'auto.
Insomma un'app che si basa sulla collaborazione reciproca e sulla convenienza che deriva da questa azione di gruppo. Naturalmente Park Tag è un'app dedicata a comunità locali (sarebbe molto più difficile gestire il flusso di traffico di una zona molto ampia) ma può risultare estremamente utile se utilizza, ad esempio, nelle aree dove ci troviamo più spesso a dover sudare per un posto libero (nei pressi dell'abitazione o dell'ufficio).
Al momento Digital Natives UG non ha sviluppato ancora un vero e proprio business model. L'app, totalmente gratuita e al momento solo per iPhone, è stata lanciata in beta a gennaio in soli tre paesi, Germania, Olanda e Turchia, raggiungendo già oltre 15.000 utenti e non prevede per ora sistemi interni di pagamento (per l'acquisto ad esempio dei punti). Negli obiettivi di Silvan Rath, founder della startup, c'è la chiusura di accordi con alcune delle principali società che gestiscono parcheggi privati, in modo tale da includere tra le informazioni disponibili per l'utente anche l'eventualità di posti a pagamento nelle sue vicinanze, e la collaborazione con le industrie automobilistiche per integrare il sistema Park Tag nella dotazione stessa delle automobili, in modo da munire tutti i veicoli di questo prezioso ed utile strumento.