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Pensa di aver perso 730mila dollari su Robinhood e si suicida: i genitori fanno causa all’app

Secondo le accuse di una coppia di genitori statunitense, l’utilizzo dell’app per il trading sarebbe stato alla base del suicidio del figlio – il ventenne Alex Kearns: il ragazzo si sarebbe tolto la vita dopo aver creduto di aver perso 730.000 dollari che non possedeva, il tutto per quello che sembra un errore di comunicazione dell’app.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Negli scorsi giorni l'app per il trading online Robinhood è finita sotto i riflettori per essere stata al centro di un'operazione coordinata tra utenti del forum online Reddit. La piattaforma del resto offre un accesso estremamente facile a strumenti finanziari complessi, ed è proprio questo aspetto che l'ha fatta finire in tribunale recentemente. Secondo le accuse di una coppia di genitori statunitense, l'utilizzo di Robinhood sarebbe stato alla base del suicidio del figlio – il ventenne Alex Kearns: il ragazzo si sarebbe tolto la vita dopo aver creduto di aver perso 730.000 dollari che non possedeva, il tutto per quello che sembra un errore di comunicazione dell'app.

La vicenda risale ad alcuni mesi fa. Secondo le ricostruzioni della vicenda, il ragazzo stava utilizzando Robinhood per operazioni finanziarie complesse e potenzialmente ad alto rischio, chiamate trading di opzioni. Nel corso di una di queste operazioni l'app avrebbe inaspettatamente mostrato ad Alex un saldo negativo di 730.000 dollari che però andava considerato temporaneo; l'inesperienza del giovane unita a un modo improprio di comunicare l'informazione gli ha fatto credere di avere aperto una voragine incolmabile nel proprio conto – un debito che avrebbe coinvolto la famiglia e che non sarebbe riuscito a ripagare in tutta la vita. Stando alla denuncia dei genitori il giovane avrebbe tentato di raggiungere il servizio di assistenza clienti dell'app, che però non avrebbe risposto in modo tempestivo: Alex si è così tolto la vita in preda al panico.

Nel messaggio lasciato ai genitori prima di togliersi la vita il ragazzo si chiede come sia stato possibile che un'app gli mettesse per le mani strumenti in grado di indebitarlo fino a questo punto. La realtà non l'ha mai saputa, ma le domande sulla sicurezza di un'app simile nelle mani di investitori inesperti sono finite al centro della causa intentata dalla famiglia ai gestori. Il procedimento risale a questi giorni ed è il secondo che l'app si trova ad affrontare nel giro di poche settimane; l'altro è una class action che accusa i gestori di aver manipolato il funzionamento dell'app interrompendo un acquisto coordinato di azioni che stava costando miliardi di dollari a numerosi fondi di investimento.

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