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Pentagono, il Dipartimento della Difesa USA punta l’attenzione alle minacce informatiche

Il Pentagono dimostra il grande interesse nei confronti della sicurezza informatica ed annuncia di essere pronto a rispondere ad eventuali attacchi informatici e alle varie minacce cibernetiche provenienti dall’estero, con particolare attenzione a Russia, Cina, Iran e Corea del Nord.
A cura di Matteo Acitelli
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Attraverso un documento, non ancora diffuso ufficialmente ma che è entrato in possesso della redazione di Reuters e Ap, il Pentagono dimostra il grande interesse nei confronti della sicurezza informatica ed annuncia di essere pronto a rispondere ad eventuali attacchi informatici e alle varie minacce cibernetiche provenienti dall’estero, con particolare attenzione a Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Il nuovo documento sulla strategia degli Stati Uniti mette in evidenza la grande attenzione del Dipartimento della Difesa verso eventuali hacker. Il Dipartimento della Difesa USA, come si legge nella documentazione, è in grado di "utilizzare le operazioni cibernetiche per disturbare il comando e il controllo delle reti degli avversari, le infrastrutture critiche militari connesse e la capacità dell’armamentario".

Questo documento andrà presto a sostituire la versione diffusa nel 2011 che non metteva in evidenza gli aspetti legati alle capacità informatiche del Pentagono. Come afferma il segretario alla Difesa, Ash Carter, è importante che tutti sappiano che gli Stati Uniti sono pronti a difendersi da eventuali attacchi hacker o altro tipo di minaccia informatica: "Gli Stati Uniti devono essere in grado di dichiarare o visualizzare capacità di risposta efficaci per scoraggiare un avversario". Nel documento diffuso dall'agenzia di stampa Reuters si fa riferimento anche all'attacco informatico ai danni di Sony. A fine 2014, infatti, gli ufficiali del governo americano sono arrivati alla conclusione che dietro l'attacco hacker avvenuto ai danni di Sony Pictures ci sarebbe la Corea del Nord. L'azione di hacking sarebbe stata organizzata per boicottare il rilascio del film The Interview.

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