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Perché DAZN si blocca e si vede male

Tra i problemi riscontrati dagli utenti hanno primeggiato le ormai famigerate rotelle – ovvero i simboli che il servizio visualizza quando la diretta fatica a caricarsi sui dispositivi degli spettatori – ma non sono mancati neanche problemi di risoluzione dei contenuti. Nelle spiegazioni fornite ai tifosi il gruppo ha citato le CDN: ecco cosa sono e perché sono importanti per poter vedere le partite.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Quello che si è appena concluso non è stato un weekend da ricordare né per gli appassionati di calcio né per il servizio di video in streaming DAZN. La piattaforma è stata interessata da disservizi che hanno riguardato principalmente gli incontri calcistici di Serie A Inter-Genoa e Verona-Sassuolo, ma anche la sfida che ha visto contrapposte Juventus e Udinese. Tra i problemi riscontrati dagli utenti hanno primeggiato le ormai famigerate rotelle – ovvero i simboli che il servizio visualizza quando la diretta fatica a caricarsi sui dispositivi degli spettatori – ma non sono mancati neanche problemi di risoluzione dei contenuti. Nelle scorse ore le reazioni dei tifosi si sono raccolte spontaneamente nell'hashtag #DAZNout, che su Twitter è rimasto tra i più discussi del weekend.

CDN sotto accusa

L'azienda non è entrata nel dettaglio dei malfunzionamenti, limitandosi dopo la prima tornata di segnalazioni a spiegare che i problemi riscontrati dai tifosi derivavano da "uno spike di qualche minuto su una delle CDN globali all'inizio del match", e che il disservizio "è stato risolto in pochi minuti". La dichiarazione non riflette particolarmente quanto lamentato dagli abbonati online, ma dà comunque modo di capire cosa può aver provocato il fenomeno. Le CDN, o content delivery network, sono infrastrutture informatiche che permettono di distribuire i contenuti di un fornitore in modo più efficace sul territorio interessato. Queste reti consistono di diversi computer che ricevono da un'unica fonte i contenuti desiderati – in questo caso i flussi video delle partite – e li replicano per poi spedirli nelle case degli abbonati. I dispositivi sono distribuiti in modo geograficamente omogeneo, in modo tale che ciascuna abitazione possa ricevere la diretta dal punto di replica più vicino; l'operazione diminuisce il tempo necessario alla ricezione dei contenuti da parte degli spettatori e permette teoricamente di servire a centinaia di migliaia di persone il medesimo contenuto.

Le CDN di Netflix e Amazon

Le CDN in realtà sono elmenti fondamentali per qualsiasi fornitore di servizi Internet globali che distribuisca contenuti multimediali – da Facebook al sito dell'INPS – ma la loro configurazione corretta è cruciale in particolare per i servizi di streaming video, che smistano grandi quantità di dati. Netflix e Amazon Prime le utilizzano regolarmente per film e serie TV, mentre il fornitore del gruppo fondato da Jeff Bezos le ha sfrutta ormai senza alcun problema anche per eventi sportivi in diretta, che dovendo arrivare in tempo reale nelle case degli spettatori presentano effettivamente difficoltà maggiori.

Cosa è successo a DAZN

Il peso dei dati da distribuire, i tempi di reazione minimi richiesti da una partita di calcio in diretta e il numero di persone da servire in questo modo sono tutti fattori che aumentano la complessità e il numero di elementi che caratterizza le CDN da mettere al servizio di un evento – in caso contrario c'è il rischio di malfunzionamenti. Quando DAZN parla di uno spike si riferisce infatti a un picco di richieste che ha trovato impreparato la rete dell'infrastruttura: troppi utenti collegati alla diretta hanno bloccato uno dei nodi dedicati alla distribuzione del contenuto, constringendolo a disattivarlo momentaneamente. Quel che è successo dopo i "pochi minuti" dei due anticipi citati dall'azienda resta da capire: DAZN sembra aver redistribuito il traffico in eccesso su altre CDN, ma questa operazione potrebbe aver messo sotto stress l'infrastruttura incaricata di farsi carico degli spettatori aggiuntivi. Il gruppo non ha fornito dichiarazioni riguardo a problemi secondari, ma quanto verificatosi nelle scorse ore si può spiegare in questo modo: sia la minore risoluzione sperimentata da alcuni spettatori, sia il fatto che tra gli abbonati c'è anche chi non ha subito alcun tipo di problema.

Poco chiaro anche quanto successo il giorno successivo, durante Juventus-Udinese: priva di blocchi generalizzati, la diretta è stata comunque criticata a macchia di leopardo per la presenza della rotella di caricamento e la bassa risoluzione. L'ipotesi è che anche in questo caso il fornitore di servizi dovesse lavorare in modo più accurato sulla configurazione delle sue CDN.

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