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Perché gli ultimi iPhone registrano la posizione GPS anche dopo averla disabilitata

Gli ultimi iPhone si comportano in un modo che gli utenti non sono riusciti a decifrare per mesi: i servizi di localizzazione si attivano da soli anche quando viene espressamente richiesto ai telefoni di non utilizzarli. La motivazione l’ha fornita Apple in queste ore e ha a che fare con un’antenna speciale inserita nei dispositivi.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I proprietari degli ultimi iPhone 11 più attenti alla privacy in questi mesi si sono probabilmente accorti di un fatto bizzarro: di quando in quando il telefono registra la propria posizione geografica, anche se i servizi relativi a questo aspetto del dispositivo sono stati tutti disabilitati. Notarlo è facile, perché il gadget — come avviene su tutti i dispositivi iOS — mostra l'icona relativa al posizionamento GPS ogni qualvolta si verifica il fatto. Il mistero ha tenuto banco sui forum di supporto Apple fin dall'uscita dei dispositivi sul mercato, ma a puntarvi i riflettori è stato nei giorni scorsi il ricercatore informatico Brian Krebs, che in un video pubblicato su YouTube ha mostrato agli utenti iPhone e al resto del mondo il comportamento del telefono apparentemente privo di giustificazione, dopo aver chiesto ad Apple spiegazioni al riguardo.

Nella clip si osserva Krebs disabilitare uno per uno tutti i servizi presenti sul telefono capaci di chiedere al sistema operativo di reperire la posizione geografica del gadget: dai più palesi da come i servizi basati sulle mappe e come Trova il mio iPhone a istanze meno note come quelle per l'impostazione della bussola o per la ricerca di nuove reti cellulari. L'interruttore generale per la funzionalità di posizionamento è l'unico che viene lasciato acceso per mantenere attiva l'icona che notifica eventuali richieste — che al termine della clip si manifesta puntualmente, a indicare che un servizio non specificato sta accedendo al GPS del dispositivo.

La colpa è dell'antenna UWB

La risposta iniziale di Apple fornita a Krebs è stata piuttosto vaga, ma dopo pochi giorni dalla pubblicazione della clip la società ha svelato il mistero con un comunicato nel quale rivela che il servizio che richiede la posizione GPS di nascosto è collegato all'utilizzo dell'antenna Ultra Wideband inclusa nel telefono. La componente è stata introdotta sugli iPhone di ultima generazione (motivo per cui sugli altri telefoni il problema non si presenta) e utilizza onde ad ampia banda e breve durata per localizzare nello spazio altri dispositivi simili; in futuro servirà a trovare con precisione altri gadget nella stessa stanza dotati dello stesso tipo di antenna, ma per ora non è ancora ampiamente utilizzata.

Ebbene il funzionamento della componente — si legge nella nota — "è soggetto a regolamenti internazionali che richiedono di mantenere l'antenna spenta in determinate zone. Il sistema operativo utilizza i servizi di posizionamento per capire se iPhone si trova in una di queste aree interdette e disabilitare l'antenna per attenersi alle normative vigenti".

Come disabilitare le rilevazioni

Chi tiene particolarmente alla privacy potrà comunque disattivare tutti i servizi in blocco — compreso quest'ultimo — attraverso l'apposito interruttore nelle impostazioni, ma farlo renderà impossibile abilitarne alcuni. Apple ha comunque assicurato che le rilevazioni effettuate per la gestione dell'antenna UWB non lasciano mai il telefono.

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