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Perché l’Antitrust ha multato Apple e Amazon per 200 milioni di euro

L’istruttoria era partita nel 2020, e ora l’AGCM ha stabilito che le due aziende hanno stretto un accordo illecito per la vendita di prodotti Apple e Beats sul sito di ecommerce.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Apple e Amazon dovranno pagare in Italia una multa che complessivamente supera la somma di 200 milioni di euro, a causa di un accordo stretto tra le due parti in violazione delle regole sulla concorrenza. Ad averlo stabilito è l'AGCM, l'autorità garante della concorrenza e del mercato: la decisione si riferisce alla vendita sul portale di ecommerce di prodotti a marchio Apple e Beats, che secondo l'Antitrust ha tagliato fuori altri rivenditori dalla possibilità di rivendere gli stessi prodotti sulle loro piattaforme.

Le origini della vicenda

La vicenda nasce nel 2019 da un esposto di un rivenditore di prodotti di elettronica, che ha denunciato per primo la natura ambigua di un'intesa commerciale stretta tra Apple e Amazon nel 2018. In base all'accordo, Amazon nei mesi successivi ha rimosso dal suo spazio di ecommerce i rivenditori esterni al sistema di distribuzione della casa di Cupertino. L'azione è stata intrapresa nonosante i rivenditori esclusi operassero nella legalità – acquistassero cioè all'ingrosso da Apple per rivendere al dettaglio ai clienti interessati sul territorio nostrano; per questo motivo l'anno successivo l'AGCM ha deciso di avviare un'istruttoria mirata a vedere chiaro nella vicenda.

Le violazioni riscontrate

La decisione di questi giorni contiene i risultati delle indagini effettuate dall'Antitrust nei mesi scorsi: l'autorità garante ha accertato come la vendita dei prodotti Apple e Beats su Amazon sia stata permessa solo alla stessa Amazon e ad alcuni soggetti "scelti singolarmente e in modo discriminatorio"; le due aziende – ha concluso l'AGCM – hanno così violato l'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, nel quale è vietato alle imprese ogni tipo di accordo che impedisca, limiti o falsi la concorrenza nel commercio tra Paesi dell'UE. Per questo motivo, Apple riceverà una multa da 134,5 milioni di euro e Amazon sarà invece multata per 68,7 milioni.

Le risposte delle aziende

Entrambe le multinazionali hanno annunciato che faranno ricorso nei confronti della decisione dell'Antitrust. Per Apple l'accordo serviva a "garantire l'integrità dei prodotti" acquistati dai clienti e proteggerli dall'acquisto di falsi. Di seguito la nota della casa di Cupertino:

Lavoriamo duramente per creare i migliori prodotti al mondo in grado di offrire una grande esperienza utente. Per garantire la sicurezza dei nostri clienti e l’integrità dei prodotti che acquistano, è importante che i clienti sappiano che stanno acquistando prodotti originali. I prodotti non originali offrono un’esperienza inferiore e possono spesso essere pericolosi. Per garantire che i nostri clienti acquistino prodotti originali, lavoriamo a stretto contatto con i nostri partner rivenditori e abbiamo team dedicati di esperti in tutto il mondo che collaborano con le forze dell’ordine, le dogane e i distributori per garantire che vengano venduti solo prodotti Apple originali. Rispettiamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato e intendiamo fare ricorso.

E quella di Amazon:

Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata. Respingiamo le considerazioni dell'AGCM secondo cui Amazon tragga vantaggio dall'esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci.

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