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Perché su Twitter ieri ha spopolato l’hashtag #tette

Nella giornata di ieri gli utenti di Twitter hanno assistito a uno strano fenomeno: ben in evidenza tra gli hashtag più discussi sulla piattaforma campeggiava #tette tra le prime posizioni. Non si è trattato di una manifestazione di orgoglio nudista collettivo, ma di un’operazione concertata da un gruppo di utenti ben organizzato.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nella giornata di ieri gli utenti di Twitter che hanno tentato di informarsi sulle ultime notizie discusse sulla piattaforma hanno assistito a uno strano fenomeno. Insieme alle drammatiche vicende della nave Eleonore e ai temi che circondano l'alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in via di discussione in queste ore, si sono trovati tra gli argomenti in tendenza anche un più prosaico #tette, un hashtag che ha spadroneggiato tra le prime posizioni dei più citati per tutta la giornata di ieri, sparendo soltanto in tarda serata senza lasciare più tracce. Il fatto ha creato confusione nella maggioranza degli utenti del social, anche perché a differenza di quanto ipotizzabile non è giunto accompagnato da conversazioni sul seno femminile né si è trattato di una manifestazione di orgoglio nudista collettivo, ma da tweet che hanno avuto per oggetto quello che per molti è risultato essere un non meglio imprecisato giovane di origini asiatiche.

La spiegazione in realtà è semplice: l'hashtag è stato dirottato dai fan del gruppo musicale sudcoreano BTS – che su Twitter contano un seguito decisamente nutrito – per seguire gli spostamenti del loro leader, il rapper Kim Nam-joon che in queste ore è stato avvistato in Italia. Proprio per via di questa particolare occasione al cantante è stato affibbiato il peculiare nome in codice, ed è a lui che si riferiscono i tweet apparentemente nonsense: in questo modo i seguaci dei BTS hanno potuto seguire e commentare gli spostamenti del loro frontman proteggendone al contempo la privacy.

Oltre che per una questione di riservatezza, un hashtag così particolare è stato scelto anche per il seguito e la curiosità che avrebbe generato nel pubblico più generalista della piattaforma, che in effetti nelle ore scorse si è scatenato sul social in due fasi: inizialmente cercando di risolvere il mistero, e nelle ore successive prendendo posizione nei confronti del fenomeno. La fortuna dell'hashtag si è esaurita dopo una giornata di provocazioni e ironie tra le due parti, in alcuni casi arrivando a una ricomposizione pacifica tra le fazioni.

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