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Perché tre manichini (di cui due femminili) voleranno sulla Luna

L’agenzia spaziale statunitense ha svelato in queste ore il nome dell’ultimo dei tre astronauti sintetici, ovvero il comandante Moonikin Campos; insieme alle già annunciate colleghe Zohar e Helga, il comandante Campos lascerà il pianeta nel corso di Artemis 1, il viaggio inaugurale del primo programma statunitense che riporterà l’uomo sul suo satellite naturale dopo le ultime missioni negli anni ’70.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Moonikin Campos, uno dei manichini protagonisti della missione Artremis 1 (Foto: NASA)
Moonikin Campos, uno dei manichini protagonisti della missione Artremis 1 (Foto: NASA)

I passeggeri della prossima missione lunare della NASA non saranno persone in carne e ossa, bensì manichini. Si tratterà di tre riproduzioni in scala di esseri umani in carne e ossa, e per la precisione saranno un maschio e due femmine. L'agenzia spaziale statunitense ha svelato in queste ore il nome dell'ultimo dei tre astronauti sintetici, ovvero il comandante Moonikin Campos; insieme alle già annunciate colleghe Zohar e Helga, il comandante Campos lascerà il pianeta nel corso di Artemis 1, il viaggio inaugurale del primo programma statunitense che riporterà l'uomo sul suo satellite naturale dopo le ultime missioni negli anni '70.

L'equipaggio inanimato

Il nome del manichino che prenderà le redini della missione Artemis 1 è una fusione tra le parole inglesi Moon e mannequin, ovvero Luna e manichino, mentre il cognome è stato scelto a votazione ed è un omaggio ad Arturo Campos, tecnico NASA che nel 1970 ha contribuito a riportare a casa sano e salvo l'equipaggio dell'Apollo 13. Al suo fianco, Zohar e Helga sono invece manichini parziali, composti cioè solamente di torso e testa ma privi di arti. La composizione dell'equipaggio ha motivazioni precise: i manichini sono infatti dei simulatori e indosseranno le medesime tute che le controparti umane si troveranno a indossare quando affronteranno il medesimo viaggio, con qualche mese di ritardo.

Helga e Zohar, i due manichini femminili che saliranno a bordo di Artemis 1 (Foto: NASA)
Helga e Zohar, i due manichini femminili che saliranno a bordo di Artemis 1 (Foto: NASA)

A cosa servono i manichini di Artemis 1

Realizzati con materiali che riproducono la composizione del corpo umano, i tre dispositivi saranno utilizzati per verifiare il livello di protezione degli organi vitali nei confronti delle radiazioni conferito dagli indumenti progettati dai tecnici dell'agenzia spaziale israeliana. Moonikin servirà da modello generico di tipo maschile, mentre i dati raccolti da Zohar e Helga serviranno a realizzare un modello per l'assorbimento nei corpi femminili, e saranno di tipo comparativo: dei due manichini femmina, solo Zohar sarà infatti dotata di tuta spaziale con schermatura.

La missione Artemis 1 partirà il 22 novembre di quest'anno e durerà tre settimane, durante le quali l'equipaggio inanimato orbiterà intorno alla Luna per poi fare ritorno sul nostro pianeta; il turno dei primi passeggeri in carne e ossa non arriverà prima del 2023, con la missione Artemis 2.

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