Piano Europeo per scuole ed università più digitali
L'Unione Europea lancia un piano d'azione per promuovere lo sviluppo delle competenze digitali a scuola e all'università: Opening Up Education. Questo alla luce del fatto che il 90% dei posti di lavoro nel 2020 richiederanno come requisito imprescindibile per l'assunzione la capacità di muoversi nell'era digitale con padronanza, cosa che ad oggi gli studenti non hanno per mancanza di adeguata formazione.
Questi i dati sullo stato attuale della digitalizzazione in Europa ricavati dall'indagine della Commissione Europea dello scorso aprile:
– oltre il 60% dei bambini in età scolare frequenta istituti privi di banda larga, LAN, sito web e posta elettronica;
– il 20% degli studenti di scuola secondaria non ha mai adoperato un computer in aula;
– gli studenti europei sconoscono software e libri digitali. Tra il 50% e l'80% non ne hanno mai adoperato uno;
– il 70% dei docenti si sente incompetente al riguardo e richiede formazione ad hoc;
– entro dieci anni l'aumento degli studenti iscritti a corsi universitari richiederà l'adozione di tecnologie adeguate per sostenere corsi a distanza, aperti e di massa, i cosiddetti MOOC.
Il progetto, patrocinato dalla commissaria per l’Istruzione Androulla Vassiliou e da Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione Europea e responsabile per l’Agenda Digitale, si pone di raggiungere tre obiettivi primari: promuovere l’innovazione degli istituti creando opportunità per docenti e studenti, favorire le open educational resources (REA/OER) e migliorare le infrastrutture TIC e la connettività nelle scuole.
Queste le parole di Kroes:
“Il mio sogno è avere solo aule digitali entro il 2020. L’istruzione deve rimanere in contatto con la realtà, non può costituire un universo parallelo. I giovani vogliono utilizzare le tecnologie digitali in ogni aspetto della propria vita. Necessitano di competenze digitali per ottenere posti di lavoro. Tutte le nostre scuole e università, non solo alcune di esse, devono rispecchiare questa realtà”
Queste, invece, quelle della Vassiliou:
«Il contesto dell’istruzione sta mutando radicalmente, dalla scuola all’università e oltre: a breve un’istruzione basata sulla tecnologia aperta sarà "necessaria” e non solo "auspicabile”, e questo vale per tutte le fasce d’età. Dobbiamo fare di più per garantire che in particolare i giovani siano dotati delle competenze digitali necessarie per il loro futuro. Non è sufficiente capire come utilizzare un’applicazione o programma; abbiamo bisogno di giovani che siano in grado di creare i propri programmi. Opening up Education mira ad aprire le menti a nuove metodologie di apprendimento per far sì che le persone abbiano maggiori possibilità di trovare un impiego, siano più creative, orientate all’innovazione e sviluppino maggiori capacità imprenditoriali.»
Attivato il sito internet "Open Education Europa" come piattaforma d'incontro tra studenti e docenti. Un primo passo verso la svolta digitale.