Pirateria online, chiusi 50 siti web che ospitavano giornali e quotidiani illegalmente
Una nuova operazione della Guardia di Finanza ha portato alla chiusura di 50 siti web che diffondevano in Rete giornali e quotidiani illegalmente. Dopo il grande successo della retata di novembre 2016 che ha portato alla chiusura di 152 siti pirata che trasmettevano in streaming film, serie tv e partite di calcio ora il Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria ha portato a termine una nuova fase dell’operazione Odissea 2.
Le indagini che hanno portato al sequestro preventivo dei cinquanta siti web pirata è stato emesso dal GIP del Tribunale di Roma in seguito ad una lunga indagine condotta dal Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria su specifiche direttive del Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza. Nel dettaglio i portali pirata sequestrati offrivano agli utenti contenuti illegali da scaricare tra cui numerosi quotidiani e riviste italiane come Corriere della Sera, La Repubblica, La Gazzetta della Sport, la Stampa, Il Fatto Quotidiano, Panorama, Tv Sorrisi e Canzoni, Chi e molti altri.
Per riuscire a rintracciare i cybercriminali gli agenti della Guardia di Finanza hanno sfruttando una nuova strategia investigativa denominata "follow the hostings" che ha portato gli agenti delle Fiamme Gialle a richiedere al provider di verificare la presenza di "un servizio Web Hosting, Cloud Hosting, VPS Hosting, Server Dedicato, oppure la fornitura di un servizio per il trasferimento o registrazione del nome a dominio". Tramite queste informazioni è stato dunque possibile identificare l'organizzazione che operava dietro questi siti pirata che, a differenza del passato, non monetizzava attraverso i banner pubblicitari presenti sui portali ma tramite degli abbonamenti mensili che venivano richiesti agli utenti per poter accedere al materiale pirata.