PlayStation 5 resterà introvabile anche l’anno prossimo
Ormai anche chi non sta tentando da mesi di mettere le mani su una PlayStation 5 sa che l'impresa è sostanzialmente impossibile. La crisi dei chip che ha investito l'industria tecnologica negli ultimi mesi ha colpito il produttore giapponese in modo particolarmente duro e proprio in un momento cruciale della sua tabella di marcia: il lancio del suo dispositivo di nuova generazione, che dovrà sostenere le vendite di giochi e servizi per i prossimi anni. Sony fatica da tempo a reperire le componenti principali delle sue macchine da gioco, ma la situazione sembra destinata a non risolversi ancora per diverso tempo: lo rivelano indiscrezioni raccolte da Blomberg provenienti da fonti vicine a Sony, secondo le quali il gruppo avrebbe appena rivisto al ribasso le previsioni di vendita della console relative all'anno fiscale in corso, che avrà termine a marzo del 2022.
Perché PlayStation 5 non si trova
La crisi dei chip che come in un domino ha messo in crisi anche Sony e migliaia di realtà produttive attive nel ramo della tecnologia ha origini composite, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una situazione insostenibile si può far coincidere con la pandemia di Covid-19 di inizio 2020. Sony è stato tra i primi produttori a soffrire di questa situazione, e la corsa dei videogiocatori alla console più desiderata del momento è stata tra le prime avvisaglie di quanto sarebbe successo e quanto succederà in molti altri settori colpiti dalla congiunzione negativa. Chi però in virtù di questo sperava che Sony sarebbe stata anche tra le prime aziende a uscire dal tunnel, dovrà ricalibrare le proprie aspettative.
Produzione ancora in difficoltà
Innanzitutto il mese scorso il responsabile finanziario della multinazionale aveva già anticipato agli investitori che la crisi che ha investito la catena di approvigionamento delle componenti di PS5 aveva iniziato addirittura ad aggravarsi, e che eventuali nuovi stop o ritardi causati dalla pandemia si sarebbero sommati a quanto già accumulato finora. Le voci raccolte da Bloomberg vanno nella medesima direzione, e parlano di un ridimensionamento degli obbiettivi produttivi da 16 a 15 milioni di unità entro marzo 2022. Il regime produttivo ora considerato implausibile da mantenere era già stato rivisto alla luce della situazione pandemica, il che dipinge un quadro non particolarmente roseo per i prossimi mesi. Come questo si tradurrà nella ricerca delle console è ancora difficile da prevedere: da una parte più di 13 milioni e mezzo di videogiocatori sono riusciti a comprarne una, diminuendo parzialmente la pressione della domanda sul prodotto. D'altro canto la stagione natalizia è alle porte, e come avvenuto l'anno scorso il dispositivo sarà probabilmente nelle liste dei desideri di parecchi.