Un uomo di 71 anni e suo figlio di 31 anni sono stati arrestati per aver assalito un altro giocatore di Pokémon Go che, pochi minuti prima, gli aveva "rubato" una palestra di Kirkwood, nel Missouri, all'interno del gioco, e aveva gettato una bottiglia contro l'automobile della coppia. Il padre, Robert Matteuzzi, ha rintracciato l'uomo responsabile dell'attacco alla palestra – un'azione ovviamente consentita dal gioco, che si basa proprio su queste dinamiche – e lo avrebbe attaccato a sua volta con la stessa bottiglia, colpendolo al volto. Ne è nato così uno scontro tra i tre ripreso in un video registrato da un passante.
Come riporta il St. Louis Post-Dispatch, un passante ha registrato il filmato dello scontro nel quale si vede chiaramente Matteuzzi intento a tenere ferma la vittima mentre il figlio la colpisce in volto più volte. L'uomo ha subito diversi tagli in faccia, un danno all'occhio e un dito rotto. Denunciati alla polizia, Matteuzzi e suo figlio sono ora accusati di assalto di terzo grado. La storia è solo una delle molte legate a Pokémon Go, un gioco che due anni fa ha letteralmente fatto esplodere una febbre da Pokémon che ha portato anche a casi di violenza simili a quello di Kirkwood.
Il gioco per smartphone, ancora oggi estremamente popolare, si basa proprio sulla meccanica delle palestre: disseminati in tutto il mondo si trovano dei punti che, se raggiunti, consentono ai giocatori di conquistare delle palestre virtuali per la propria fazione: ce ne sono tre, rossa, blu e gialla. Una volta fatto, è possibile lasciare un Pokémon in difesa di quella palestra, che verrà poi attaccata dai giocatori delle fazioni avversarie. La dinamica dell'incidente dev'essere stata proprio questa, ma in questo caso i giocatori si sono fatti prendere un po' troppo la mano.
