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Pornhub userà l’intelligenza artificiale per analizzare i video porno (e catalogarli)

Pornhub ha annunciato di aver utilizzato il machine learning per catalogare automaticamente i video porno presenti sul portale all’interno di specifiche categorie, un lavoro che prima veniva fatto manualmente dai dipendenti dell’azienda o dagli utenti.
A cura di Marco Paretti
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Pornhub ha annunciato di aver utilizzato il machine learning per catalogare automaticamente i video porno presenti sul portale all'interno di specifiche categorie, un lavoro che prima veniva fatto manualmente dai dipendenti dell'azienda o dagli utenti. Insomma, su Pornhub c'è un'intelligenza artificiale che guarda porno tutto il giorno, ne riconosce dettagli e volti e li cataloga diligentemente. Il sito hard ha iniziato un periodo di prova nel quale utilizzerà il software per riconoscere 10.000 pornostar e taggarle nei vari filmati: solitamente questa informazione è fornita da chi carica il video o dagli spettatori.

L'azienda ha in mente di analizzare tutti i 5 milioni di video entro il prossimo anno per poi muoversi verso una missione ancora più complessa: utilizzare l'IA per identificare categorie specifiche all'interno delle quali inserire i video, come "bionde" o "bondage". Secondo Corey Price, Vice Presidente di Pornhub, il sistema consentirà di "automatizzare e velocizzare processi antiquati". Attualmente, però, il software non è così veloce: nella sua versione beta l'intelligenza artificiale ha analizzato circa 50.000 video in un mese, velocità che richiederebbe 10 anni per analizzare l'intero database di Pornhub.

"Vogliamo offrire ai nostri clienti tutto quello che vogliono" ha continuato Price. "Il nostro nuovo software sarà in grado di offrirgli risultati migliori, che speriamo li facciano tornare da noi. Più sarà semplice cercare e accedere a ciò che vogliono, più saranno felici". Secondo l'azienda non ci saranno problemi di privacy perché il sistema riconoscerà solo i volti degli attori famosi inseriti in uno specifico database, ma l'utilizzo di questa tecnologia nel mondo del porno porta comunque con sé diverse preoccupazioni: se è vero che i filmati caricati dagli utenti che pubblicano illecitamente del revenge porn – cioè filmati "rubati" delle proprie fidanzate o, spesso, ex fidanzate – non potranno essere analizzati, il sistema resta potenzialmente preoccupante per tutti gli attori che vogliono restare anonimi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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