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Pedopornografia online e grooming, l’Italia ratifica la Convenzione di Lazarote

La modifica introdotta nel codice penale e civile italiano prevede ora il reato di adescamento “mediante l’utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione” oltre ad inasprire le pene per tutti i reati connessi all’abuso di minori.
A cura di Angelo Marra
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La diffusione di internet nel mondo ha portato con sé benefici di svariata natura dal punto di vista economico e sociale oltre ad aver rivoluzionato in pochissimo tempo la vita dell'intero pianeta. Purtroppo tra i suoi lati oscuri la rete offre strumenti sempre più efficaci e difficili da individuare per chi si macchia di orribili reati come l'adescamento di minori e la realizzazione e diffusione di materiale pedopornografico.

Se le autorità giudiziarie sono in prima fila nella lotta alla pedofilia online (la Polizia Postale Italiana da questo punto di vista rappresenta un'eccellenza a livello internazionale) spesso il legislatore è molto più lento nel prendere consapevolezza delle nuove realtà e adoperarsi per regolamentarle adeguatamente ed è per questo che ci sono voluti cinque anni perchè l'Italia ratificasse la Convenzione di Lazarote, firmata nel lontano 2007.

Dopo l'ok del Senato di ieri infatti anche in Italia, per quello che riguarda l'adescamento di minori (grooming) nel codice civile e penale è stato inserito un piccolo ma significativo passaggio in cui si contempla per la prima volta l'utilizzo di internet per commettere reati di tale natura. Viene introdotto infatti il reato di adescamento di minorenni o di "qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione".  Inasprite anche le pene per chi commette maltrattamenti contro familiari e conviventi e disciplinati in maniera più pesante i reati di pedopornografia, istigazione a pratiche di pedofilia e turismo sessuale.

Elsa Fornero, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha espresso profonda soddisfazione per la ratifica della Convenzione di Lazarote, definita "uno strumento fondamentale, frutto di un intenso negoziato che ha visto tra i suoi protagonisti anche l'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, organismo che opera presso il Dipartimento per le pari opportunità".

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