“Posso uscire?”, su Google aumentano le ricerche sull’isolamento in casa
L'inasprimento dei provvedimenti adottati dal governo per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia ha provocato la preoccupazione di molti, ma ha anche avuto l'effetto positivo di ricordare a tutti l'importanza di una misura fondamentale per contrastare l'avanzata dell'epidemia: restare a casa. Fino a pochi giorni fa in effetti assembramenti e socialità erano rimasti all'ordine del giorno anche nelle cosiddette zone gialle, mentre in queste ore stanno emergendo i primi segnali di un'inversione di tendenza. A testimoniarlo ci sono le ricerche Google degli utenti italiani, che stanno facendo registrare un picco per locuzioni come "smart working", "restare a casa" e "posso uscire", e in generale per i termini connessi agli obblighi o alle raccomandazioni recenti di non uscire dalle mura domestiche.
Gli italiani — anche in seguito ai concitati fatti di questo weekend e al provvedimento che ha limitato gli spostamenti in Lombardia e in numerose altre province — vogliono assicurarsi delle condizioni nelle quali è permesso loro di lasciare le proprie abitazioni, ma non solo. Lo smart working — le modalità di telelavoro che sempre più aziende stanno attivando o farebbero meglio ad attivare tra i dipendenti — è tra gli argomenti più ricercati del periodo, ma in generale tutti i termini di ricerca connessi alla nuova condizione nella quale si è trovato il Paese in queste ore sono in aumento.
Le altre voci più cercate
Classroom, presente tra i primi posti delle ricerche degli italiani, si riferisce alle aule digitali, ovvero alla possibilità per gli alunni di continuare a seguire le lezioni da casa in contatto streaming con i docenti; le ricerche di Skype e Google Meet si riferiscono a piattaforme che consentono proprio di rimanere in contatto tramite videochiamate e strumenti di collaborazione online; l'Autocertificazione è una delle soluzioni ideate dalle autorità per giustificare gli spostamenti all'interno delle zone isolate; la Solidarietà digitale infine si riferisce ai beni e ai servizi messi a disposizione online da diverse aziende per aiutare i residenti nelle zone colpite dai provvedimenti ad affrontare i prossimi giorni.
Rimanere nelle proprie case del resto è il modo migliore per non ammalarsi e non far circolare il coronavirus. Non per niente sono sempre di più le personalità del mondo dello spettacolo, i politici e le persone comuni che dopo settimane di titubanza hanno finalmente iniziato a diffondere l'unico messaggio sensato a questo proposito, anche sotto forma di hashtag: #iorestoacasa.