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Poste-Eutelsat, accordo per portare la banda larga satellitare in Italia

Poste Italiane e Eutelsat siglano uno storico accordo per portare la banda larga satellitare tooway sul territorio italiano con l’obiettivo di ridurre il “digital divide” nel Paese.
A cura di Daniele Cretella
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Poste Italiane e Eutelsat Communications portano la banda larga satellitare tooway in Italia. E' a margine dell'incontro tra Enrico Letta e François Hollande che è stato annunciato ufficialmente un nuovo accordo sull'asse Italia-Francia che contribuirà in maniera sostanziale a ridurre il "digital divide" all'interno del territorio italiano. Nel corso della giornata di ieri, infatti, Massimo Sarmi, Amministratore Delegato di Poste Italiane, e Michel de Rosen, Presidente e Ceo di Eutelsat, hanno siglato una nuova collaborazione per portare le tecnologie legate alla banda larga satellitare tooway realizzate dall'azienda francese in Italia, così da accelerare l'abbattimento del "digital divide" sul territorio italiano. Subito dopo la firma, Massimo Sarmi ha dichiarato:

L’accordo con il Gruppo Eutelsat è un nuovo capitolo dell’impegno di Poste Italiane nel processo di progressiva digitalizzazione del Paese. La tecnologia tooway sarà presto disponibile per connettere ampie zone dell’Italia che non possono ancora beneficiare della rete terrestre a banda larga. L’obiettivo legato alla partnership con Eutelsat è di contribuire a ridurre il divario digitale e portare benefici ai privati e alle imprese con la prospettiva di sviluppare al massimo l’e-commerce e i servizi di cloud computing.

Sulla stessa linea si pone anche il CEO di Eutelsat Michel de Rosen che ha sottolineato l'importanza di tale accordo nella "costruzione di un'economia digitale aperta a tutti in Italia, grazie alla comprovata esperienza" di Eutelsat, richiamando una "forte storia di cooperazione tra Italia e Francia" nel settore delle spaziale che lascia trapelare fiducia anche in quello delle telecomunicazioni.

Al momento è troppo presto per parlare di offerte da parte di Poste Italiane, ma è del tutto evidente che l'introduzione di servizi a banda larga alternativi rispetto a quelli della concorrenza potrebbero davvero aprire le porte ad evoluzione concreta delle infrastrutture sul territorio italiano.

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