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Prima completi un quiz, poi scrivi il commento: così i siti web prevengono gli abusi

Secondo la testata norvegese NRK la risposta alle offese online è semplice: chiedere agli utenti di completare un quiz prima di poter lasciare un commento.
A cura di Marco Paretti
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Le sezioni dedicate ai commenti sono spesso calderoni alimentati da odio, abusi e tanti, troppi insulti. È così su YouTube ed è così su siti web e blog, compresi i portali delle testate giornalistiche, che in calce agli articoli si trasformano spesso in grandi litigi digitali. Come fare, quindi, a prevenire questa situazione senza affidarsi a qualche tecnologia basata sull'intelligenza artificiale? Secondo la testata norvegese NRK la risposta è semplice: chiedendo agli utenti di completare un quiz prima di poter lasciare un commento. In questo modo gli animi hanno il tempo di placarsi prima di poter scrivere il proprio commento.

La testata norvegese ha infatti implementato un sistema che chiede agli utenti di completare un breve test a scelta multipla, un approccio che si assicura anche che gli utenti abbiano letto almeno parte dell'articolo prima di recarsi nella sezione dedicata ai commenti. Le domande, infatti, fanno riferimento al testo del pezzo. Inoltre crea una sorta di "cuscinetto" che inevitabilmente porta chi sta per scrivere a calmarsi nel caso in cui sia particolarmente agitato. Il quiz fa parte di un esperimento di NRK ed è attualmente utilizzato solo in alcuni articoli presenti all'interno del portale della testata giornalistica norvegese. Se avrà successo, però, la strategia potrebbe presto diventare uno standard all'interno di tutto il sito web.

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Aggirare il nuovo sistema è difficile, ma non impossibile. Però, come sottolineano gli stessi creatori, se si è abbastanza preparati per aggirare un sistema tecnologico del genere utilizzando un software esterno, probabilmente non si rientra nella categoria dei commentatori offensivi. Certo, forse questa novità non impedirà ai cosiddetti troll di continuare ad insultare nei commenti, ma aiuterà a creare delle conversazioni più sane e costruttive e contribuirà a prevenire che persone ragionevoli scrivano qualcosa di cui potrebbero pentirsi.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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