Provando a cercare l'hashtag #Boardingpass su Instagram, troverete diverse decine di migliaia di risultati che mostrano immagini in cui viaggiatori in partenza mettono in bella mostra i loro biglietti aerei, spesso accompagnati dal passaporto. Una pratica apparentemente innocua, ma che in realtà può portare ad un grande furto di dati personali e persino al "furto" del volo. Già, perché una foto del biglietto svela tutti i dettagli utili ad un malintenzionato per farci saltare il viaggio senza troppi problemi. La causa? La gestione dei boarding pass da parte delle compagnie, che si basano su un codice unico e visibile sul biglietto per gestire la prenotazione.
La vulnerabilità non è una novità, ma recentemente la problematica è tornata a far parlare di sé nel corso della conferenza di hacker Chaos Computer Club, durante la quale un ricercatore ha dimostrato dal vivo come si può rubare facilmente un biglietto aereo. Per farlo basta la fotografia di un biglietto: utilizzando i dati presenti su quest'ultimo, cioè il nome e il numero di prenotazione, un malintenzionato potrebbe, magari per ripicca o gelosia, accedere al portale della compagnia aerea e annullare il viaggio, elemento che porterebbe ad una amara scoperta una volta raggiunto l'aeroporto.
Non solo, perché grazie ai dati mostrati sul biglietto chiunque potrebbe accedere alla pagina online dedicata alla prenotazione e visualizzare i dati personali di chi l'ha effettuata. Infine, c'è sempre la possibilità che qualcuno ci "cloni" il biglietto. Come? Utilizzando il codice o le credenziali presenti sul boarding pass per accedere all'area di prenotazione e modificare il nome. Il sistema è complesso, ma sfruttarlo malevolmente è semplice, perché i biglietti mostrano molte informazioni private. Insomma, dovreste evitare di pubblicare le foto dei biglietti, anche se il volo è già avvenuto per evitare furti di informazioni. Per questo dovreste fare attenzione anche a buttare via i biglietti usati: un malintenzionato potrebbe risalire ai vostri dettagli personali.
