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Punire i clienti per le recensioni negative sarà illegale

Negli Stati Uniti i commercianti non potranno più punire i clienti per aver lasciato recensioni negative all’interno dei servizi online come Yelp e TripAdvisor.
A cura di Marco Paretti
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Negli Stati Uniti i commercianti non potranno più punire i clienti per aver lasciato recensioni negative all'interno dei servizi online come Yelp e TripAdvisor. La legge, approvata dal Congresso, necessita ora solo della firma del presidente uscente Obama per poter essere approvata in via definitiva. Approvata all'unanimità dal Senato, la normativa denominata Consumer Review Fairness Act renderà illegale l'inserimento di clausole contro la denigrazione che impediscono ai clienti di pubblicare recensioni negative in seguito ad un soggiorno o un acquisto. Una sorta di "bavaglio digitale" che spesso gli esercenti mettono in atto chiedendo in seguito danni per svariate migliaia di dollari nel caso in cui i clienti si trovassero a pubblicare pareri negativi.

"Mettendo fine a queste clausole, la normativa supporta i diritti dei consumatori e l'integrità dei feedback relativi a prodotti e servizi venduti online" ha spiegato John Thune, membro del comitato per commercio, scienza e trasporti. Nel 2013 una famosa causa tra KlearGear e Jen Palmer aveva visto l'azienda di e-commerce richiedere la rimozione di una recensione negativa pena il pagamento da parte del cliente di una multa pari a 3.500 dollari. La causa? Proprio una clausola "bavaglio" inserita nelle politiche di utilizzo dal negozio online. Rifiutandosi di eliminare la recensione, Palmer aveva ricevuto la richiesta di pagamento di 3.500 dollari.

Una legge come quella approvata dal Congresso è attualmente attiva in California, ma con la firma di Obama lo sarà a livello nazionale. La normativa protegge inoltre le recensioni non presenti online, consentendo ai consumatori di pubblicare ovunque la propria opinione senza paura di essere puniti. "Le recensioni su dove acquistare, mangiare o alloggiare su siti web come Yelp e TripAdvisor aiutano i consumatori ad effettuare scelte informate su dove spendere i loro soldi" ha spiegato Brian Schatz del comitato per Internet. "Ogni consumatore ha il diritto di condividere la propria esperienza e opinione su qualsiasi business senza la paura di una ritorsione legale".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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