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“Qualcosa è andato storto”: l’app Io per il Cashback dà ancora problemi a tre giorni dalla partenza

L’app Io che consente di accedere al Cashback di Natale (e al Cashback di Stato a partire da gennaio) sta dando ancora problemi agli utenti. Le registrazioni dei metodi di pagamento da legare all’iniziativa procedono in modo più spedito rispetto alle ore immediatamente successive al lancio, ma alcuni cittadini faticano ancora a portare a termine la procedura.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nel terzo giorno dall'avvio dell'operazione Cashback di Natale non sono ancora stati del tutto risolti i problemi dell'app Io che dovrebbe permettere ai cittadini di iscriversi all'iniziativa. Il software, subissato di accessi da giorni, non riesce ancora a soddisfare le richieste di tutti gli utenti che desiderano aggiungere all'interno dell'app i metodi di pagamento scelti per ottenere il rimborso del 10 percento sulle loro spese.

Sono giorni ormai che l'app Io sta provocando frustrazione in coloro che cercano di utilizzarla. Nella mattinata di oggi, giovedì 10 dicembre, l'afflusso di richieste è sicuramente diminuito rispetto a quello che l'app ha dovuto fronteggiare nelle scorse ore, tanto che molti di coloro che fino ad oggi non erano riusciti a completare l'iscrizione all'iniziativa ora riferiscono di essere riusciti ad aggiungere i loro metodi di pagamento. Una frazione ancora consistente però lamenta ancora malfunzionamenti nell'utilizzo nell'app.

Il passaggio critico è sempre il medesimo: l'aggiunta di un metodo di pagamento da abbinare all'iniziativa. Secondo le segnalazioni più recenti, l'app arriva al punto di richiedere agli utenti i dati della loro carta di credito, del Bancomat o delle carte BancoPoste o Postepay, ma in fase di verifica dei dati immessi vengono restituiti gli ormai famigerati errori "Qualcosa è andato storto", "Si è verificato un errore temporaneo" o "Non è stato possibile caricare i metodi di pagamento", con la richiesta di riprovare a effettuare l'operazione in un secondo momento.

Il traffico che deve sostenere l'app si sta decongestionando e a questo punto è effettivamente probabile che attendendo ancora qualche ora l'operazione possa andare a buon fine; per chi è impaziente di iscriversi all'iniziativa è bene ricordare che esistono anche altri metodi per farlo, che non richiedono l'utilizzo dello Spid e che soprattutto stanno dando leggermente meno problemi agli utenti. Dall'app di Satispay a quella di Hype, passando per la piattaforma del fornitore Nexi – gli altri issuer convenzionati al momento non stanno dando particolari problemi: per aderire all'iniziativa è possibile passare dai loro software.

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