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Quanti sono i veri utenti “attivi” di Facebook?

Fate una semplice considerazione: quanti profili Facebook sono realmente e direttamente collegabili ad una ed una sola persona fisica, vivente e non di fantasia? Ecco perché i numeri sciorinati dal social network potrebbero soffrire di eccessiva approssimazione.
A cura di Anna Coluccino
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Tra gli svariati fattori che Facebook prende in considerazione per valutare se un account sia attivo oppure no, quello che ha, di sicuro, la maggiore importanza è la frequenza con cui gli utenti interagiscono attraverso il social network o, semplicemente, il numero di accessi mensili che ogni navigante esegue. Ma, ad esempio, poniamo il caso che un utente muoia e che, in maniera un po' macabra, qualcuno dei suoi parenti, amici o conoscenti decida di tenerlo in vita virtualmente. In questo scenario (molto più plausibile di quanto non si creda) Facebook non registra nessun cambiamento e continua a contare come "attivo ed esistente" un account che non fa riferimento a nessuna persona fisica e che, quindi, può essere considerato, letteralmente, un account fantasma.

Ma non occorre arrivare a simili estremi per comprendere quanto poco sia attendibile la cifra di 600 milioni di utenti che viene proposta dai media. Poniamo i casi, stavolta meno macabri, dei doppi profili e dei profili finti (ovvero quelli relativi ad animali o personaggi di fantasia).

Prendendo come punto di riferimento il mio personale profilo Facebook, posso dire che su 589 contatti ci sono: 10 doppi profili e 6 profili finti, per non parlare, poi, del numero di aziende, associazioni, teatri, negozi, ristoranti non classificabili come "utenti", in quanto non riferibili a singole persone fisiche giacché, spesso, i gestori della pagina hanno già un profilo personale e, invece di scegliere una pagina fan per la loro attività commerciale, aprono un profilo. In tal senso, il numero di profili aziendali tra i miei contatti è 31. Volendo fidarsi del fatto che Facebook non conteggi davvero gli account inutilizzati (e tra i miei "amici" ce ne sono diversi) il risultato di questa piccola ricerca self-based è: 47 account non validi su 589. Vale a dire che circa l'8% dei miei contatti non può essere considerato "utente attivo" nel senso pieno del termine.

Per comprendere l'assurdo che c'è dietro un conteggio che non tiene conto delle specifiche fin qui evidenziate basterà compiere un'iperbole: assumiamo per assurdo che, un giorno, tutti i sei miliardi e mezzo di abitanti del pianeta avranno un profilo personale su Facebook. A quel punto, per Mark Zuckerberg gli account attivi risulteranno essere 6.5 miliardi + l'8%, ovvero 7.2 miliardi. Insomma, si arriverebbe al paradosso di avere più profili Facebook che persone.

Naturalmente, mi rendo perfettamente conto del fatto che un'analisi effettuata su di un unico campione non ha alcuna rilevanza statistica, ma so anche che la percentuale di profili non conteggiabili è tutt'altro che trascurabile. Secondo i miei calcoli, i profili Facebook afferenti a soggetti che non possono essere considerati "utenti" veri e propri potrebbero essere circa 48 milioni. Ora, considerando che l‘attuale valutazione di Facebook è pari a circa 100 dollari per utente, prendendo per buoni i conteggi basati sul mio profilo si potrebbe concludere che il social network vale quasi 5 miliardi di dollari in meno di quel che sembra.

Ok. Mi rendo conto di aver varcato la soglia della pura speculazione, ma quel che è certo è che, in vista della quotazione in borsa, Zuckerberg deve trovare un modo per effettuare un conteggio onesto e trasparente del numero di utenti, senza approssimazioni un tanto al chilo e facilonerie. Quando si chiede al pubblico di sostenere economicamente un'azienda occorre fornire dati reali, numeri consistenti e non meri arrotondamenti.

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