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Questa ecografia laser promette esami a distanza e senza contatto

I ricercatori del MIT hanno messo a punto una tecnica in grado di analizzare i tessuti interni di un individuo impiegando solamente dei fasci laser. Il metodo fornisce risultati comparabili a quelli di una normale sonda a ultrasuoni, ma senza contatto con il paziente né emissione di radiazioni ionizzanti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In futuro per fare un'ecografia non servirà più entrare in contatto con la caratteristica sonda che normalmente viene poggiata sulla pelle per effettuare l'esame: basterà posizionarsi a distanza di pochi centimetri da un emettitore laser, e un macchinario di nuova generazione potrà scansionare l'interno del corpo istantaneamente, in tempo reale e senza emissione di radiazioni. I primi esperimenti di successo in questo senso li ha condotti il MIT, i cui ricercatori sono recentemente riusciti a effettuare la prima ecografia senza contatto, utilizzando solamente raggi laser per l'emissione e la ricezione degli ultrasuoni.

I ricercatori hanno annunciato pochi giorni fa il primo test di successo condotto sugli esseri umani: la procedura da una parte conserva i vantaggi delle normali ecografie — ovvero la non invasività e l'assenza di radiazioni ionizzanti; d'altro canto promette di eliminare per sempre la sonda a contatto, una componente che può essere incompatibile con pazienti ustionati, con i neonati e con pazienti dalla pelle particolarmente sensibile. Per sostituirla i ricercatori hanno impiegato un doppio sistema di fasci laser.

Il primo laser colpisce la pelle del paziente riscaldandola in modo impercettibile ma a ripetizione, in un processo che le fa emettere delle onde ad alta frequenza che poi risuonano all'interno del corpo come farebbero le frequenze emesse da una sonda. Il secondo laser viene invece impiegato per captare le microvibrazioni della pelle in reazione agli ultrasuoni riflessi dai tessuti interni. I risultati captati vengono tradotti in immagini consultabili su uno schermo in modo del tutto simile a una normale ecografia.

Il vantaggio principale di questa procedura deriva sicuramente dal fatto che può essere portata a termine a distanza: i ricercatori hanno effettuato le loro rilevazioni sperimentali posizionando emettitore e ricevitore a mezzo metro dai tessuti analizzati. La tecnica però va ancora perfezionata, soprattutto perché al momento non è particolarmente precisa. I ricercatori stanno lavorando su questo aspetto, cercando contemporaneamente un modo per miniaturizzare le componenti utilizzate e fare in modo che possano essere impiegate negli ospedali e nei centri medici.

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