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Questa macchina legge nel pensiero: ecco come funziona

All’IAA Mobility 2021, il salone dell’auto tedesco, la Mercedes-Benz ha presentato Vision AVTR, una macchina futuristica. Grazie ad alcuni punti luce proiettati sul cruscotto digitale e alla BCI (brain-computer interface), un dispositivo con elettrodi che può essere indossato come un cappello dall’utente, la vettura svolgerà compiti senza che il soggetto muova un dito.
A cura di Ivano Lettere
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Si chiama Vision AVTR, un acronimo che sta per Advanced vehicle transformation. È la nuova tecnologia made by Mercedes-Benz. La più futuristica mai vista fino a ora. All'IAA Mobility 2021, storico salone europeo dell'auto che si svolgerà a Monaco dal 7 al 12 settembre, è stata presentata quella che potrebbe decretare la definitiva simbiosi tra l'uomo e la macchina: per la precisione, tra il guidatore e il suo veicolo.

Non è un caso, dato che, sillabando il nome assegnato alla nuova trovata della casa automobilistica tedesca, il riferimento al colossal di Cameron è più che ovvio. Nel 2009 "Avatar" narrava la storia di una comunità extraterrestre capace di stabilire una connessione neurale con il mondo naturale di Pandora, il loro pianeta. Fuor di metafora, l'intento di chi ha messo al mondo la Vision AVTR – per altro molto simile ai modelli guidati da Tom Cruise in "Minority Report" o Will Smith in "Io Robot" – è proprio quello di mettere in contatto l'automobile con chi la sta guidando: il risultato è che la macchina eseguirà determinati compiti solo grazie all'attività neurale del soggetto, senza che quest'ultimo muova un dito.

I visitatori dell'IAA Mobility 2021 possono provare la tecnologia da soli visitando lo stand Mercedes-Benz. Foto: Mercedes-Benz
I visitatori dell'IAA Mobility 2021 possono provare la tecnologia da soli visitando lo stand Mercedes-Benz. Foto: Mercedes-Benz

Come funziona?

La tecnologia si basa sulla percezione visiva: l'auto è dotata di punti luce proiettati sul cruscotto digitale e di una BCI (brain-computer interface), un dispositivo con elettrodi che può essere indossato come un cappello dall'utente. Dopo un breve periodo di calibrazione, il dispositivo può registrare e misurare l'attività cerebrale del guidatore quando lo stesso si concentra su una luce specifica del cruscotto: come effetto di questa "risonanza magnetica" in tempo reale, la macchina svolgerà il compito richiesto. Come se non bastasse, l'auto in questione sembra rispetti i canoni dell'arte minimalista: non ha volante, ha la schiena ricoperta di squamoso lembo bionico e ha delle ruote che permette alla vettura di muoversi lateralmente. La realtà non è mai stata così vicina dal raggiungere le chimere fantascientifiche.

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