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Questa startup russa vuole mettere insegne pubblicitarie nello spazio

È il futuro che la startup russa StartRocket vorrebbe realizzare grazie ad una flotta di piccoli satelliti in grado di riflettere la luce, grazie ai quali dare vita a vere e proprie insegne nello spazio visibili dalla Terra. I progetti, che l’azienda vorrebbe concludere entro il 2021, prevedono l’inserimento di questi cartelloni spaziali all’interno dell’orbita bassa.
A cura di Marco Paretti
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Immaginate di uscire di casa la sera, alzare lo sguardo e vedere, tra le stelle, il logo enorme di una famosa marca di bibite zuccherate. È il futuro che la startup russa StartRocket vorrebbe realizzare grazie ad una flotta di piccoli satelliti in grado di riflettere la luce, grazie ai quali dare vita a vere e proprie insegne nello spazio visibili dalla Terra. I progetti, che l'azienda vorrebbe concludere entro il 2021, prevedono l'inserimento di questi cartelloni spaziali all'interno dell'orbita bassa e sarebbero visibili solamente di notte da ogni punto del nostro pianeta.

Le pubblicità saranno realizzate da una flotta di piccoli satelliti equipaggiati con delle "vele" riflettenti di circa 10 metri di diametro e posizionati a 290 chilometri sulla superficie della Terra. La luce del sole, riflettendo sopra questi pannelli, darà vita a parole e loghi illuminati visibili da chiunque sul suolo sottostante, ovviamente solo di notte. Secondo StartRocket i prototipi di questo sistema sarebbero già pronti per i test che dovrebbero avere inizio nel corso del prossimo anno. Per il momento restano ancora un mistero informazioni come il metodo di trasporto dei satelliti in orbita e quanto costerà ad un'azienda questa pubblicità.

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Non tutti sono però entusiasti dell'idea della startup russa, che andrebbe a popolare con nuovi satelliti la già saturata orbita attorno alla Terra, dove sono presenti 1.400 satelliti funzionanti. "Posizionare più satelliti lassù creerà più possibilità di collisioni e non vogliamo che questo accada" ha spiegato John Crassidis, professore di ingegneria aerospaziale presso l'università di Buffalo. "Questi oggetti potrebbero diventare spazzatura spaziale". Cioè elementi di vario tipo – dai guanti degli astronauti da pezzi di razzi – che orbitano attorno al nostro pianeta in seguito ad incidenti o imprevisti. Secondo il Dipartimento della Difesa statunitense, in orbita sono presenti oltre 500.000 oggetti-spazzatura.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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