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Questi droni combatteranno i cambiamenti climatici piantando un miliardo di alberi

La startup canadese Flash Forest vuole utilizzare una batteria di droni modificati per sparare da mezz’aria nei terreni designati delle speciali capsule che contengono semi e nutrienti. L’operazione effettuata in serie può fare risparmiare tempo e denaro in un processo delicato per l’equilibrio del pianeta.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Tra le cause dei cambiamenti climatici che hanno già iniziato a sconvolgere gli equilibri del nostro pianeta ci sono anche la deforestazione e la scarsa cura che la nostra specie ripone nel preservare questo tipo di habitat. Gli sforzi per contrastare l'abbattimento e la scomparsa di alberi e piante da zone sempre più vaste del pianeta sono numerosi, ma presto entrerà in azione uno dei progetti più promettenti al riguardo: si chiama Flash Forest, l'ha ideato un'omonima azienda canadese ed è un sistema di riforestazione che utilizza droni per piantare nuovi alberi in serie e in modo quasi del tutto automatico.

L'obbiettivo dell'iniziativa è velocizzare il processo di piantagione e di cura dei nuovi arbusti che al momento rappresenta uno degli ostacoli maggiori per i soggetti che si occupano di questo delicato compito. Alberi e piante del resto sono una risorsa fondamentale per il pianeta: trasformano l'anidride carbonia presente in atmosfera in ossigeno necessario alla vita degli animali, fornendoci non solo aria pura da respirare ma riparando ai danni derivanti dalle emissioni di anidride carbonica che derivano dalle attività umane. Per ripristinare quelli abbattuti, andati in fumo e scomparsi, Flash Forest mira a piantare ben un miliardo di nuovi arbusti in meno di 10 anni di operazioni, ovvero entro la fine del 2028. Per arrivare a un traguardo simile il gruppo sostiene di aver ideato un sistema capace di piantare alberi con una velocità 10 volte maggiore rispetto a quanto possa fare un addetto in carne ed ossa, e a un costo dell'80 percento inferiore a quello richiesto dai metodi di coltivazione tradizionali.

Nello specifico il sistema prevede l'impiego di droni appositamente equipaggiati con strumenti per la semina. I dispositivi sono programmati per sparare nei terreni bersaglio delle speciali capsule biodegradabili, all'interno delle quali sono contenuti il seme del futuro albero e una miscela di nutrienti pensati per aiutare il seme a germogliare velocemente e in salute. I droni non avranno bisogno di atterrare né di scavare nel terreno per la semina: dovrebbero anzi essere essere in grado di lavorare da mezz'arie, depositando nel suolo una capsula al secondo. Terminata la prima fase i velovoli automatizzati verranno impiegati per controllare che la crescita stia procedendo per il verso giusto e per irrorare di nutrimenti i germogli nei primi anni della crescita.

Flash Forest è stata fondata all'inizio dell'anno, ma solo recentemente ha lanciato una campagna di crowdfunding su Kickstarter: l'obbiettivo della raccolta fondi è stato già raggiunto e, a meno di imprevisti, le operazioni di piantagione dovrebbero avere inizio ad aprile dell'anno prossimo nei primi territori individuati dall'azienda — al momento solo in Canada; entro la fine dell'anno prossimo il gruppo prevede di aver già piantato 150000 nuovi alberi, mentre per il futuro spera di poter iniziare a operare anche in Brasile e in altri Paesi.

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