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Questi hacker sono come Robin Hood: rubano alle aziende per dare ai poveri

Il gruppo Darkside ha pubblicato online le ricevute di due donazioni effettuate in Bitcoin a favore di altrettante organizzazioni benefiche. Si tratta di un inedito nel settore, ma il gruppo che si è occupato della transazione e le stesse organizzazioni non sapevano della provenienza illecita delle donazioni e ora ne prendono le distanze.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Hanno rubato milioni a grandi aziende e multinazionali, e ora sembra abbiano iniziato a restituire parte del maltolto sotto forma di beneficienza in Bitcoin: sono gli hacker del gruppo Darkside, che negli ultimi giorni hanno pubblicato online le ricevute di due donazioni effettuate a favore di altrettante associazioni benefiche che però non sapevano della provenienza illecita delle elargizioni.

Il denaro a disposizione degli hacker è stato sottratto alle aziende attraverso l'uso di ransomware, una tipologia di virus che si insidia nei computer delle vittime per poi tenere in ostaggio i file al loro interno; se i proprietari desiderano riacquistare l'accesso al materiale finito sotto attacco, devono corrispondere un riscatto agli autori dell'attacco. Non è chiaro quanto il gruppo criminale sia riuscito ad ottenere da questi attacchi, ma le ricevute per le due donazioni sono ciascuna da 0,88 bitcoin, ovvero 10.000 dollari.

La storia l'ha raccontata la BBC, riportando le parole del gruppo e riferendo come questa tipologia di comportamento sia in sostanza inedita nel settore degli attacchi hacker. Anche la piattaforma che ha permesso a Darkside di effettuare le donazioni del resto è unica nel suo settore: si chiama The Giving Block, e al momento è l'unica azienda che permette di effettuare elargizioni benefiche utilizzando criptovalute.

La società non si è detta particolarmente felice dell'attenzione mediatica ricevuta: "Stiamo lavorando per capire le due donazioni indicate siano il frutto di denaro rubato — ha dichiarato un rappresentante — e se così dovesse essere, ci attiveremo per restituirlo ai legittimi proprietari". Le due organizzazioni che hanno ricevuto le donazioni sono invece Children International — che ha già anticipato alla BBC di non voler accettare donazioni provenienti da hacker — e The Water Project — che non ha ancora rilasciato dichiarazioni al riguardo.

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