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Infila 99 smartphone in un carretto e manda in tilt Google Maps: l’app l’ha scambiato per traffico

Il trucco ha preso di mira il sistema di rilevamento del traffico dell’app di navigazione, che si basa sulle informazioni inviategli dagli smartphone degli utenti. Depistarlo è semplice e visualizza ingorghi fantasma a tutti gli utenti collegati, rischiando di convincerli a prendere strade alternative anche quando non ce n’è bisogno.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I sistemi di cartografia digitale che alloggiano dentro a smartphone e navigatori satellitari ormai tengono conto delle condizioni di traffico delle strade da percorrere indicando, se necessario, delle vie alternative. La soluzione risparmia parecchi minuti di coda agli automobilisti che sanno sfruttarla, ma non è priva di punti deboli. Uno di questi lo ha evidenziato in questi giorni Simon Weckert, un artista che ha mandato in tilt il sistema di rilevamento del traffico di Google Maps semplicemente circolando con un carretto stipato di smarpthone per le strade di Berlino, portandolo l'app a segnalare ingorghi fantasma a tutti gli utenti.

Le fasi salienti dell'operazione sono state pubblicate su YouTube, anche se il depistaggio di Google Maps ideato da Weckert non è particolarmente complesso da spiegare. L'artista ha semplicemente dovuto reperire 99 smartphone (ma anche un numero inferiore sarebbe andato bene) da stipare in un carretto; dopo averli accesi e aver avviato su ciascuno di essi l'app di cartografia Google Maps, ne ha affidato la cura a un collaboratore, che si è limitato a trascinare il carretto attraverso le vie della capitale tedesca.

Il resto l'ha fatto Google Maps, o meglio il modo in cui il software di navigazione sviluppato da Google rileva le condizioni di traffico. Una volta aperta infatti l'app comunica periodicamente la propria posizione ai server di Google, che con questa informazione non si limitano a fornire le indicazioni di viaggio ma desumono automaticamente che un utente sta percorrendo un determinato tratto di strada a una determinata velocità. D'altro canto i server di Google Maps del resto non si aspettano di certo che 99 smartphone siano tutti stipati e attivi in pochi centimetri quadrati di spazio, e quando ricevono 99 segnali distinti provenienti dallo stesso luogo arrivano alla conclusione più logica raggiungibile con i dati a disposizione; il sistema cioè tratta i dispositivi come se fossero 99 automobili che stanno percorrendo la medesima via. La velocità del carretto – trainato a passo d'uomo – dà il colpo di grazia al sistema. Per Google infatti è come se le inesistenti automobili stessero procedendo tutte a 2 chilometri orari: un ingorgo coi fiocchi, da segnalare in tempo reale agli altri utenti dell'app affinché evitino quel tratto stradale.

Il trucco non si limita a segnalare come intasate strade che invece sono deserte, ma può depistare anche le operazioni di navigazione impostate in automatico: nel momento in cui Google Maps si accorge di una via particolarmente trafficata, consiglia infatti in automatico percorsi alternativi, che solitamente gli utenti accettano senza troppe obiezioni. La casa di Mountain View non ha anora confermato l'esistenza del bug nel sistema, ma secondo un programmatore che ha lavorato su Google Maps una strategia simile può effettivamente funzionare; fortunatamente provi rimedio non dovrebbe essere difficile.

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