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Opinioni

“Questo asilo abusa dei bambini”: la censura cinese cancella i post online

Le accuse pubblicate online dai genitori dei bambini frequentanti l’asilo cinese accusato di molestie sono state censurate dal web: molti dei post che riportano la notizia sono spariti e la maggior parte dei commenti a quelli ancora visibili sono stati cancellati.
A cura di Marco Paretti
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Un asilo di Pechino, il RYB Education New World kindergarten, è stato accusato di aver abusato dei bambini iniettandogli droghe e altre sostanza nel corpo, maltrattandoli e molestandoli sessualmente. Le accuse pubblicate online dai parenti sono però state censurate dal web, che in Cina viene costantemente monitorato dal governo: molti dei post che riportano la notizia sono spariti e la maggior parte dei commenti a quelli ancora visibili sono stati cancellati. Un post sul social cinese Weibo di Beijing News, per esempio, mostra 29.000 Mi piace e 2.600 condivisioni, ma solo 4 commenti innocui. Un rapporto strano che chiaramente indica una censura da parte degli organi preposti al controllo del web.

Lo stesso succede sotto ad un altro post caratterizzato da 2.800 Mi piace, 1.300 condivisioni e solo 13 commenti. Anche in post con molti commenti, come nel caso di un contenuto pubblicato sul sito di microblogging Sina, la disparità è enorme: 730 commenti a fronte di 154.000 Mi piace e oltre 18.000 condivisioni. Controllando su Weiboscope, un progetto dell'università di Hong Kong che tiene traccia della censura sul social Weibo, si scopre che il numero di post censurati si è impennato lo scorso 27 novembre: si parla di diverse migliaia di post cancellati. Le parole più censurate sono state "Asilo" e "Pechino".

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Lo scandalo dell'asilo ha generato molte proteste online. I genitori dei bambini sostengono che ad alcuni dei loro figli sono state somministrate delle pastiglie e che dei bambini hanno dovuto sostenere "controlli medici" da parte di adulti nudi. La Polizia, invece, sostiene che alcune di queste accuse non sono fondate e solo un insegnante sospettato di aver utilizzato ferri da maglia per picchiare i bambini è stato arrestato. L'hard disk contenente i filmati del circuito di sorveglianza è stato definito "danneggiato" dalle autorità. Il gruppo responsabile dell'asilo – ne ha oltre 500 nel paese – ha però licenziato il preside di quello accusato di abusi. Il Ministero dell'Educazione cinese ha avviato un'investigazione su tutti gli asili della nazione, annunciando di voler inviare ispettori permanenti in tutti quelli di Pechino.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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