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Questo braccio robotico può tatuarti a distanza pilotato dal tatuatore

Da una parte una penna virtuale che registra con precisione i movimenti del tatuatore e dall’altra un braccio robotico che li replica a distanza. In mezzo c’è una connessione 5G che mette in comunicazione i due dispositivi e trasmette all’artista immagini in tempo reale utilizzate per muovere con precisione l’ago.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Tra le potenzialità più interessanti delle reti di comunicazione 5G c'è il fatto che i segnali trasmessi e ricevuti dai dispositivi compatibili viaggiano a rapidità incredibili, impiegando pochi millisecondi per arrivare a destinazione. Questo aspetto apre a scenari interessanti come il controllo a distanza di veicoli e altri dispositivi elettronici: è esattamente quello che è successo con The Impossible Tattoo – una iniziativa che ha visto un tatuatore londinese operare un tatuaggio su una cliente utilizzando soltanto una penna viruale e una videochiamata, mentre un braccio robotico eseguiva l'operazione in tempo reale a chilometri di distanza.

L'artista londinese Wes Thomas ha disegnato e realizzato l'opera dal suo studio, senza però utilizzare la sua abituale strumentazione ma una speciale penna ideata dall'ingegnere robotico e tecnico informatico Noel Drew. Il dispositivo è pensato per subire un tracciamento costante e continuo nelle tre dimensioni spaziali. Dall'altra parte della connessione, l'attrice olandese Stijn Fransen attendeva ad Amsterdam con il suo braccio sotto al braccio robotico equipaggiato con l'ago che l'avrebbe effettivamente tatuata. Stando a quanto raccontato dall'ideatore a PC Magazine, prima di operare su un essere umano il robot è stato messo alla prova su frutta e verdura per permettere ai tecnici di tararne il tocco e la precisione. Replicare esattamente la capacità dei tatuatori di reagire al contatto con la pelle non era lo scopo dell'operazione, e il robot è stato semplicemente impostato con l'aiuto di un potenziometro per rendersi conto di quando stava per entrare in contatto con il braccio dell'attrice.

Nonostante le prove preliminari, il sistema è stato inoltre dotato di numerosi sistemi di blocco d'emergenza, sia automatici e scritti direttamente nel software di controllo, sia manuali sotto forma di pulsanti nelle mani dei tecnici e di Fransen. Fortunatamente non c'è stato bisogno del loro intervento: il robot ha replicato esattamente i movimenti impressi dal tatuatore a distanza, il tutto in maniera istantanea. La rapidità degli impulsi inviati dalla penna al braccio e viceversa fatto la differenza, e ha permesso a Thomas di inchiostrare il braccio della sua cliente con un simbolico braccio di manichino.

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